INTER-NAPOLI BENITEZ / NAPOLI – E’ una sfida dalle mille sfaccettature quella tra Inter e Napoli, tra il bisogno delle due compagini di trovare i 3 punti e l’incrocio di due tecnici che – nel bene o nel male – hanno fatto la storia del loro club prima di ritrovarsi dall’altra parte. Benitez, che a Milano vinse due trofei in pochi mesi, ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Io ragiono partita dopo partita, non penso allo Scudetto. Se vinciamo domani, sarà più facile vincere la prossima; non penso alla classifica finale. Ora abbiamo vinto tre gare di fila, abbiamo fiducia e c’è la mentalità giusta ma vogliamo dimostrarlo contro l’Inter, che vuole fare lo stesso. I nerazzurri sono una delle squadre migliori del campionato, Mazzarri l’ha costruita con le sue idee e le qualità della rosa e del tecnico non sono in discussione. Non sarà una gara facile, loro giocano in casa e hanno i tifosi al proprio fianco: li conosco bene, si aspettano una vittoria dalla squadra. Su di loro c’è tanta pressione, non si può negare, quando i risultati non sono buoni le crisi ci sono. Loro comunque sono forti, e lo è anche il tecnico, per cui alla fine saranno alti in classifica. A Milano ho lasciato tanti amici, tanti contatti, ma per me è solo una partita con una nostra rivale. Da allora è cambiato tanto, certo: c’erano 15 giocatori sopra i 30 anni, era difficile tenerli ancora in campo…”.
“Gargano non ci sarà (non è tra i convocati, ndr), mi spiace perché aveva rinunciato alla Nazionale per stare qui. Comunque abbiamo tanti giocatori forti in rosa, proveremo a vincere anche per lui. Hamsik? Mi aspetto molto da lui, ma anche dagli altri: tutti devono fare la loro partita, sappiamo cosa fare in campo e i giocatori come lui e Higuain possono fare la differenza. Così come, d’altra parte, possono farla Icardi e Palacio. Inler invece sta bene, ha risolto i suoi problemi. Quelli che ho convocato possono giocare”.
Chiosa finale sul futuro: “Con De Laurentiis ho pensato soltanto al lavoro del gruppo in questi giorni. Abbiamo parlato del futuro ma fino a gennaio abbiamo ancora 15 partite… di date non si è parlato, meglio concentrarsi sulle partite”.
A.C.
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