INTER-SAINT ETIENNE MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Perché domani sera l’Inter deve vincere e convincere contro il Saint-Etienne? Per due motivi: sommando le precedenti contro Dnipro e Qarabag, una vittoria le permetterebbe di ipotecare il passaggio alla fase ad eliminazione diretta; con un successo dimostrerebbe che il pari col Napoli non è arrivato solo per un colpo di fortuna o perché la squadra ha ritrovato un po’ di grinta dopo le pesanti scoppole con Cagliari e Fiorentina, bensì perché ha finalmente intrapreso la strada giusta per uscire da un momentaccio che ha avuto anche il demerito di mettere in discussione il futuro di Mazzarri. Alla vigilia di questa importante e delicata sfida coi francesi, a parlare in conferenza stampa alla Pinetina è proprio il tecnico nerazzurro. Su InterLive.it la diretta testuale.
“La gara contro i francesi non sarà facile, abbiamo studiato la squadra e abbiamo notato che hanno una buona organizzazione di gioco e ottimi elementi – dice -. Sta facendo un ottimo campionato in Francia, campionato con squadre importanti. E’ una squadra da rispettare come altre di un certo livello. La partita per noi è stimolante, vogliamo continuare a fare ciò che abbiamo mostrato contro il Napoli. Le parole di Moratti? Io penso solo al campo e al Saint Etienne. Non ho tempo di pensare ad altro, di rispondere a qualcuno. Voglio che i giocatori messi a mia disposizione rendano al massimo e crescano, facciamo parlare il campo – precisa -. La gestione dell’attacco? Questo mi fa preoccupare – spiega -. Non è facile in emergenza gestire tante partite ogni 2 o 3 giorni. Abbiamo poco tempo per recuperare, è un bell’interrogativo. Con i giocatori che ho a disposizione parlerò con loro e valuterò come stanno, deciderò le rotazioni ma non lo chiamo turn over – ammette -. Già domani dovrò considerare questo fattore, è importante. Vidic? Deve rispondere l’allenatore di quello che avviene in campo. Sta facendo un grandissimo campionato nonostante qualche errore, e per me non ha fatto lui l’errore sul primo gol di Callejon, l’errore è di chi non era nella zona dell’attaccante. Lui era dove doveva essere, poi certo, ha avuto un rimpallo sfortunato. Lo dico per chi analizza le partite in modo superficiale mettendo la croce addosso a chi non ha colpe. Mi chiedete se la squadra è con me? Neanche sfiorava i miei pensieri, anche durante le prestazioni non buone non ho mai dubitato che la squadra non fosse con me. Mi interessa solo che i fischi non tolgano motivazioni ai miei giocatori; per il resto, non mi sfiorano”. Sulla gara contro il Napoli, Mazzarri ha ribadito gli obiettivi stagionali: ”Credo che una volta recuperati gli infortunati e che la condizione atletica ritorna a essere ottimale, noi ce la possiamo giocare con tutti. Il difficile è trovare la continuità. Il primo tempo contro il Napoli è quello che vorrei vedere sempre. Cosa è cambiato dopo le due pesanti sconfitte? Ci sarà tempo e modo per rispondere a tutti, ora devo pensare alla squadra. Un allenatore deve aspettare il momento giusto, ora non lo è. Con i pochi giocatori con cui ho lavorato durante la sosta si è visto un cambio di tendenza. Il quadro è abbastanza chiaro, noi lo sappiamo, ma dall’esterno non sempre filtra ciò che vogliamo dire, anzi, tutt’altro…”
Stefano Migheli
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