INTER STANKOVIC INTERVISTA/UDINE-L’arrivo di Mancini all’Inter ha portato la Gazzetta dello Sport a Udine a intervistare un ex giocatore, che adesso fa il secondo a Stramaccioni, sulla panchina della squadra friulana: Dejan Stankovic. Chi se non l’ex centrocampista, può parlare di Mancini, avendolo conosciuto prima da calciatore e compagno di squadra alla Lazio e dopo come allenatore all’Inter.
La prima domanda che gli viene posta è sui motivi per cui scegliendo un allenatore come Mancini si è sicuri di non sbagliare e lui risponde: “Per cinque motivi, bastano? Innanzitutto perché è bravo e non lo ha dimostrato solo all’Inter, poi conosce l‘ambiente e quando hai poco tempo è una cosa che fa enormemente la differenza. Terzo: aveva voglia di tornare ad allenare. Quarto: aveva voglia di tornare ad allenare in Italia, dato che è il suo paese e che gli mancava. E magari ha qualcosa ancora in sospeso con la sua carriera. Quinto: nel frattempo ha fatto esperienza internazionale e questa non è una cosa che compri al mercato. Credo che l’Inter avrà solo da guadagnare da questa scelta, la situazione è diversa da quella di dieci anni fa, all’epoca gli si chiedeva di aprire un ciclo, mentre adesso deve raddrizzare una barca e farla andare subito veloce. E lui lo farà. I tifosi dell’Inter avevano bisogno di ritrovare feeling con il proprio allenatore e anche Mancini avrà un buon feeling con Erick Thohir, perché conoscendolo, difficilmente avrebbe accettato un progetto di una persona che non lo convince. Adesso conosce bene l‘inglese e non gli sarà difficile spiegare le proprie idee.”
Nella squadra nerazzurra ci sono giocatori interessanti su quali punterà il tecnico jesino e Dejan risponde preciso: “Io dico su Mateo Kovacic, a lui piacciono i giocatori giovani e di qualità e non ha paura a prendersi le proprie responsabilità. Però attenzione: questo non significa che Mancini fonderà l’Inter su Kovacic, perché lui ha una legge: il talento al servizio della squadra. Quindi costruirà un’Inter intorno a lui, ma non su di lui.”
Domenica c’è subito una partita tosta, il derby, cosa crede che dirà il Mancio prima della partita ai suoi ragazzi e Stankovic risponde: “Questa è difficile, provo ad immaginare: è una partita come le altre, ma è più bella delle altre, quindi godetevela il più possibile. Quando ci ritroveremo uno contro l’altro lo abbraccerò e gli dirò grazie per avermi insegnato tanto come calciatore e senza saperlo insegnava già qualcosa all’allenatore che sarei diventato. Lo guardavo spiegare calcio, lo studiavo e cercavo di capire le sue idee, qualcuna simile alla mia, qualche altra meno.”
Luigi De-Stefani
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