INTER MAZZARRI DISGUSTATO / MILANO – L’edizione odierna di ‘La Repubblica’ dedica ampio spazio all’esonero di Walter Mazzarri dalla panchina dell’Inter. Secondo il quotidiano, in questi giorni il tecnico di San Vincenzo sta riavvolgendo il nastro della sua avventura nel club meneghino e tutto gli appare chiaro: i suoi errori, i complotti altrui, le macchinazioni, i risultati. L’errore principale che si rimprovera sarebbe quello di aver accettato di allenare la formazione nerazzurra, convinto dal fascino di Moratti e dal gran nome del club. In quel colloquio di 18 mesi fa con l’allora presidente, Mazzarri aveva in tasca il telefonino che vibrava senza soste: era Walter Sabatini che lo cercava con insistenza, la Roma lo voleva da settimane ma lui preferì l’Inter, rassicurato sul fatto che quelle chiacchiere sulla cessione della società non erano vere. Invece mesi dopo Erick Thohir comprò davvero il club. Iniziò il ribaltone e il tecnico si trovò di fronte una situazione difficile: i nuovi dirigenti e i vecchi in guerra, lui e la squadra in mezzo, si naviga a vista. Poi i nuovi gli chiesero di avallare le loro scelte: radere al suolo la vecchia Inter, ripartire da zero. Via il medico sociale e il gruppo storico degli argentini. Mazzarri d’accordo con la nuova proprietà avalla e adesso, ripensandoci, capisce che quella è stata la sua fine, e come ogni fine ha un inizio ben preciso: 10 maggio 2014, Inter-Lazio, penultima di campionato.
Serve una vittoria per centrare l’Europa League, ma è anche la sera dell’addio a ‘San Siro’ di capitan Zanetti da giocatore. Mazzarri lascia in panchina ‘Pupi’ e alla lettura delle formazioni arrivano valanghe di fischi (non dalla Curva Nord, squalificata, ndr). Quello è il segnale, secondo Mazzarri, che la controrivoluzione affila le armi e già è pronta a colpire da lì a poco. Ora l’ex allenatore della Beneamata si reputa vittima di una congiura, di una Restaurazione. Pensa che Thohir sia stato convinto da altri a rimuoverlo, spaventato dall’ambiente che altri avevano creato. Ora vuole solo staccare e riposarsi, forte di un contratto che scadrà a giugno 2016. Allenare un’altra squadra non è tra i suoi pensieri, nonostante le parole di Fassone. Il mondo del pallone lo ha un po’ disgustato: a fine stagione deciderà se rimettersi in gioco oppure se dire addio definitivamente al calcio.
Stefano Vimercati
Un club è pronto a rinforzare il centrocampo e gli occhi sono puntati principalmente su…
Il francese sta diventando sempre più imprescindibile per quanto riguarda i nerazzurri. Ed è forse…
Il futuro di Lautaro Martinez è legato all'Inter a doppia mandata, ma un'offerta folle può…
Uno dei grandi ex del club nerazzurro torna con la memoria ad una delle pagine…
Yann Bisseck potrebbe finanziare un grande colpo in attacco per l'Inter: l'operazione potrebbe valere 45…
Nicolò Barella è un nome sempre più caldo nelle idee del Barcellona: i blaugrana propongono…