INTER MORATTI / MILANO – Nel corso della presentazione del calendario ‘Pirelli’, l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti ha parlato dell’esonero di Mazzarri e del successivo arrivo-ritorno sulla panchina nerazzurra di Roberto Mancini (da Thohir preferito a Leonardo), nonché del derby col Milan in programma domenica sera allo stadio ‘Meazza’.
MAZZARRI – “Non ho mai visto prima un allenatore così inviso alla piazza. Mazzarri è una brava persona, ma il carattere non lo ha aiutato, è un apprensivo: alla fine rischiava di non capirci più niente – come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Si era creata una situazione particolare e andare avanti non era più possibile. I fischi allo stadio, i tifosi scontenti e i punti in classifica. Purtroppo certe decisioni anche a malincuore vanno prese. Nell’ultimo periodo era stato anche sfortunato e certi risultati potevano essere diversi. Il calcio è questo. La frase ‘e dopo si è messo a piovere’? E’ stato travisato, è certo che volesse dire altro. Mi ha fatto quasi tenerezza“.
MANCINI E LEONARDO – “In questo momento così complicato c’erano solo due allenatori che secondo me potevano prendere in mano la squadra: uno è Mancini e l’altro è Leonardo. Entrambi sono bravi e conoscono l’Inter. Scegliere qualcuno che non aveva confidenza con l’ambiente sarebbe stato un rischio e Thohir è stato molto bravo. Roberto è un grande tecnico e lo ha dimostrato sia all’Inter sia durante la sua carriera. Pochi hanno vinto come lui all’Inter, vorrà pur dire qualcosa. Serviva qualcuno di cui la gente potesse fidarsi. Speriamo che riesca a fare altrettanto bene in questa sua seconda avventura. Siamo a novembre, il campionato è iniziato da poco e il tempo di recuperare c’è. Basta che i giocatori siano motivati e che in campo dimostrino il loro valore. Ho fiducia“.
ESCLUDO IL RITORNO – “Non tornerò nell’organigramma societario. Ora ceglierò tre professionisti affidabili, persone di indubbia bravura, che mi rappresentino nel CdA. E con Thohir vi assicuro che il rapporto è buono e che ci siamo sentiti spesso. L’ultima volta mi ha chiamato martedì pomeriggio. Si dà un gran da fare per questa società, l’unico suo problema è che vive lontano e fa più fatica a capire cosa sta succedendo qui. Però con Mancini ha dato anche prova di solidità economica, molti avranno pensato: beh, allora questo i soldi ce li ha…”.
DERBY – “E’ una partita speciale, ma adesso che non sono più presidente riesco a respirare un po’ di più. Vediamo se trovo un biglietto…”
R.A.