MILAN-INTER MILITO PALACIO ABATE ICARDI / MILANO – “Sarò in ritiro con il Racing ma il primo tempo me lo vedo, caschi il mondo”. E’ un Diego Milito ancora molto legato all’Inter quello che dall’Argentina rilascia un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ alla vigilia della stracittadina. Il ‘Principe‘ è stato spesso decisivo nelle sfide contro il Milan ed il povero Ignazio Abate ne sa qualcosa… “Dicevano che marchiavo i derby, ma era soprattutto il derby a marchiare me. Ogni volta che entravo a ‘San Siro’ per quella partita sentivo qualcosa in più dentro la pancia: per l’ultima esattamente come per la prima, non mi è passata mai. Prima di quella partita parlavamo soprattutto di quello che i tifosi si aspettavano da noi, ci dicevamo che c’è un campionato prima del derby e uno dopo. E che quella partita lì non si gioca, si vince. Dentro il mio cuore porto il mio primo derby: 4-0 fuori casa, gol bellissimi, uno mio, due assist. Di solito i derby sono partite dure, non te le godi: quella l’abbiamo stravinta e ce la siamo stragoduta, in campo ci sentivamo leggeri, forti. Ecco, soprattutto forti”.
PALACIO E ICARDI – Diego Milito non c’è più, ma l’attacco dell’Inter è ancora tutto argentino: “Palacio ancora sotto shock per il gol sbagliato in finale ai Mondiali? Rodrigo è uno che si martella abbastanza, il problema è che a quel Mondiale gli hanno martellato, e infiltrato, molto anche la caviglia. Ma il peggio è passato, lo sento spesso al telefono e lo sento molto meglio: sono sicuro che giocherà un grande derby. E che il 4-3-1-2 sarà il suo paradiso, potrà fare quel lavoro sporco da seconda punta che gli piace tanto. Anche da trequartista può fare bene: io, lui e Cassano allo ‘Juventus Stadium’ vi dice niente?”. Niente paragoni invece con Icardi: “Siamo diversi in quasi tutto: lui dà il meglio dentro l’area, io dopo un po’ mi stufavo di stare solo lì dentro. Ma trovo Mauro impressionante per quello che fa nonostante sia così giovane e per quanto può migliorare ancora”.
MANCINI E ZANETTI – Il ritorno di Mancini sulla panchina dell’Inter è una buona notizia per Milito: “Lui sa che in certe piazze è la storia a chiederti di vincere, presto e il più possibile. Però ha un vantaggio, e non è solo quello di conoscere l’ambiente, la Pinetina, ‘San Sir’o. Soprattutto conosce il significato di essere l’Inter ed essere all’Inter. Aveva messo le basi ad una casa che Mourinho ha reso perfetta, può mettere le basi per costruirne un’altra. Zanetti vicepresidente? Non avete ancora visto il meglio di ‘Pupi’ da dirigente. Anche a lui serve solo un po’ di tempo come all’Inter”.
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