Bonolis, il derby? “Spero che lo sblocchi Kovacic”

Paolo Bonolis
Paolo Bonolis

 

DERBY BONOLIS INTERVISTA/MILANO-Il tifosissimo Paolo Bonolis, è stato intervistato in una sorta di derby,insieme al suo collega Gerry Scotti, dal Tuttosport. Ecco le sue parole, in vista sia della stracittadina che, di Inter, non lesinando consigli sia a Mancini che al nuovo presidente Thohir.
La prima domanda, riguardava proprio il cambio di panchina e un parere sull’ex tecnico Mazzarri e queste sono state,  le parole del presentatore: “Sono contento per il ritorno di Mancini, non per l’esonero di Mazzarri. Se si decide di far guidare la squadra a Mazzarri si sa che ci vogliono degli esterni forti per il 3-5-2. Mancini cambierà anche modulo, ma ha chiesto subito rinforzi come Cerci e Lamela. Errori? Con la rosa che aveva a disposizione avrebbe potuto valutare di cambiare modulo.”
Gli viene chiesto, se l’Inter può ambire al terzo posto e Bonolis risponde simpaticamente: “Juventus, Roma e Napoli hanno rose superiori. Terzi? I miracoli nel calcio succedono: guardate cosa ha fatto la Costa Rica ai Mondiali.”
Gli viene domandato cosa pensa del nuovo presidente Thohir e lui dice: “‘Inter è cambiata molto. E’ passata da una gestione familiare ad una più finanziaria e globalizzata. Personalmente pensavo che Thohir potesse fare qualcosa di più dal punto di vista finanziario: le sue aziende non fatturano 13 miliardi di euro? E invece ha coperto con un prestito il debito con le banche e il suo primo acquisto è stato D’Ambrosio. Io penso che se compri un giocattolo ti divertire. La politica dei giovani va bene se si prendono quelli più affermati. Secondo me una spesa come quella di Moratti con Ronaldo andrebbe fatta. Solo determinati giocatori solleticano l’interesse di tifosi e media.”
Gli si chiede, chi può essere il giocatore che segnerà per primo nel derby e lui si espone dicendo: “Spero la butti dentro baby Kovacic.”
L’ultima domanda è su un ex, ormai dimenticato, Balotelli e Bonolis dice: “Non mi piace per mille ragioni. Tecnicamente è dotato, ma tatticamente è indisponente.”

 

Luigi De-Stefani

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