Palacio e l’irraggiungibile Belfodil

Rodrigo Palacio
Rodrigo Palacio

INTER PALACIO / MILANO – La ripresa dell’Inter non può che passare dal ritorno del ‘vero’ Palacio. In questa prima parte di stagione l’attaccante argentino è stato frenato da una condizione precaria figlia di una distorsione alla caviglia rimediata prima del Mondiale e mai davvero curata se non con delle infiltrazioni, che gli hanno permesso di giocare (poco e male) in Brasile con la maglia albiceleste. Palacio, che a febbraio compierà 33 anni, resta comunque un giocatore importante per la squadra, sia per l’universalità dei suoi movimenti che per lo spirito da ‘gregario’ con il quale ha affrontanto anche il derby col Milan, dove per scelta ‘tattica’ Mancini lo ha confinato al ruolo di esterno, limitando le sue caratteristiche e possibilità di andare a rete. E’ strano ma vero, finora Palacio non ha mai trovato la via del gol, sbagliando un rigore al ritardato esordio stagionale, avvenuto il 24 settembre scorso al ‘Meazza’ contro l’Atalanta. El Trenza, che, paradossalmente ha fornito le migliori prestazioni nella prima parte (7 centri nelle prime dodici) della passata stagione – la sua seconda in nerazzurro -, giocando come unica punta con alle spalle, alternativamente, Alvarez, Kovacic e Guarin, è il secondo attaccante della Serie A (ma il primo delle considdette big), in rapporto ai minuti giocati (718), ancora a secco. Al momento peggio di lui ha fatto solo Sansone del Sassuolo, in bianco dopo 1016 minuti giocati. E fa un po’ di effetto che al terzo posto vi sia un ‘fresco’ ex, vale a dire Belfodil, che sarebbe nettamente al comando (e irraggiungibile) dei ‘senza gol’ se ai minuti in bianco di quest’anno venissero aggiunti anche quelli dello scorso campionato nella quale il francoalgerino, tra Inter e Livorno, rimase clamorosamente a digiuno. Niente male per chi, solo un anno e mezzo fa, veniva considerato il nuovo Benzema.

Raffaele Amato
@amatotw

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