INTER MANCINI / MILANO – Domani Roberto Mancini compierà cinquant’anni: “A volte la vita è incredibile. Se la sera del quarantesimo compleanno mi avessero detto che i 50 anni li avrei festeggiati di nuovo al ‘Meazza’, avrei preso tutti per matti…”, ha detto il tecnico dell’Inter che, però, domani contro il Dnipro nella quinta giornata del girone di Europa League, non potrà festeggiare seduto sulla panchina nerazzurra perché squalificato. Dal 2004 al 2014, dieci anni dopo c’è sempre l’Inter e, forse Mario Balotelli: “Punto su di lui come nuova scommessa della mia carriera – confessa clamorosamente Mancini al ‘Corriere dello Sport’, aprendo un nuovo scenario di calciomercato, -. Io non lo mollo perché so che ha le potenzialità di un giocatore da Pallone d’Oro“. Ma ora viene prima la ‘ricostruzione’ di una squadra lontana parente di quella che vinse tutto tra il 2006 e il 2011: “L’Inter è un grandissimo club, sono contento di essere di nuovo qui e di lavorare ancora in Italia. Spero di poter rivivere le vittorie di dieci anni fa…”. Sogno futuro? “Allenare l’Arsenal, ma a 60 anni mi vedo sulla panchina dell’Italia“. Cosa avrebbe voluto fare, invece, che non ha fatto? “Dire sì a Moratti e giocare nell’Inter accanto a Ronaldo. Ve lo immaginate? Da impazzire”, risponde e chiude Mancini.
R.A.
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