INTER-UDINESE MANCINI / APPIANO GENTILE – Dopo il pareggio nel derby e la battuta d’arresto contro la Roma, per l’Inter è il momento di tornare a vincere e rimpinguare il proprio bottino di punti in classifica. L’avversaria di turno è l’Udinese di Andrea Stramaccioni, ex allenatore nerazzurro, il cui rapporto con la tifoseria è rimasto molto buono: i friulani non stanno vivendo un momento particolarmente felice e, contro di loro, la squadra di Roberto Mancini dovrà puntare ad una vittoria che manca ormai dal 29 ottobre. Il tecnico nerazzurro, intanto, sarà in sala stampa alle 14:15 per presentare il match nella consueta conferenza pre-partita: ecco le sue parole riportate in diretta da Interlive.it.
“Spero che Inter-Udinese sia una bella partita, a Roma abbiamo visto cose positive e dobbiamo ripartire dal gioco fatto all’Olimpico. Con Milan e Roma ho chiesto ai ragazzi di sacrificarsi facendo anche ruoli diversi perché volevo dare più copertura alla difesa, le squadre più forti son quelle che prendono meno gol e noi dobbiamo ripartire da questo. Penso comunque che i giocatori debbano adattarsi a fare più ruoli, diventano più completi e per una partita non succede un dramma. In Italia meno intensità? La differenza è che in Inghilterra e il Germania il gioco viene interrotto di meno, il gioco è più veloce, non so se in Italia si corre di meno. Icardi o Osvaldo? Gioca Icardi (ride, ndr…). Da Mauro mi aspetto che migliori, può diventare un grandissimo attaccante e io ho tantissima fiducia in lui. L’ho tolto soltanto perché gli altri due erano più riposati. Difesa a quattro? Le cose migliorano se si lavora duramente, secondo me siamo sulla buona strada anche se naturalmente certe amnesie vanno eliminate. Sylvinho? L’ho scelto perché l’ho avuto da giocatore ed è una grande persona, ha una grande esperienza europea, parla diverse lingue dal portoghese all’inglese, so che mi aiuterà tantissimo. All’Inter mancano i leader? Posso dire che i ragazzi si stanno impegnando al massimo, anche al Manchester City o al Galatasaray non mi era capitato di vedere tanto impegno. Secondo me i giocatori miglioreranno anche da questo punto di vista, una squadra ha bisogno di tanti leader e non uno solo”.
“M’Vila? Era nervoso perché perdevamo e non voleva uscire. Sono certo che non lo farà più, questa è l’ultima volta. Ora prima del mercato abbiamo tre partite con Udinese, Chievo e Lazio, pensiamo a queste tre partite perché la stagione passa anche da qui. Dobbiamo recuperare sulle altre squadre e questo è possibile soltanto tornando a vincere. Promessa ai tifosi? Non sono venuto a Milano per fare sei mesi di vacanza. Se sono qui è per cercare di realizzare qualcosa di importante, ho un contratto di due anni e mezzo e voglio contribuire alla costruzione di una squadra vincente. Meglio vincere o giocare bene? No, è importante vincere perché il risultato conta. Il bel gioco però ci vuole, e senza certi errori stupidi a Roma non avremmo perso; per questo dico che vedo miglioramenti. Abbiamo preso il 3-2 troppo presto, altrimenti avremmo provato a vincere, ma io non ho visto una supremazia così netta da parte della Roma. Ora mi aspetto che i ragazzi confermino i progressi. Stramaccioni? Io non l’ho seguito molto perché ero all’estero, so che ha fatto un grande lavoro con la Primavera e poi è arrivato in prima squadra anche se non è facile arrivare in un club che ha vinto tutto. Gli servirà fare esperienza e con l’Udinese sta ottenendo dei buoni risultati, crescendo può diventare un grandissimo allenatore. Appello ai tifosi? Spero che i tifosi siano il dodicesimo uomo in campo, negli ultimi anni sono stati abituati bene ed ora non è così semplice accontentarli. Io però mi auguro che ci riconoscano l’impegno e la voglia di vincere sempre, per questo è fondamentale lavorare duramente e dare tutto”.
Alessandro Caltabiano
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