INTER BALOTELLI CURVA / MILANO – Oltre ai cori la Curva Nord ha utlizzato parole dure per manifestare il proprio dissenso all’eventuale ritorno all’Inter di Mario Balotelli: “Ribrezzo, ecco quello che proviamo nel sentire solo riaccostare il nome Balotelli all’Inter. È una storia morta e sepolta per noi, e vogliamo pensare che sia solo frutto di qualche trovata giornalistica. L’Inter, la nostra Inter, non ha spazio per questa figura che ha più volte infangato la nostra maglia, perso il nostro rispetto per sempre. Senza voler andare oltre, senza infierire, semplicemente Mario ha superato il limite di quello che è perdonabile – parole tratte dalla fanzine di Inter-Lazio del 22 dicembre scorso -. Il lancio a terra della maglia davanti al mondo intero, oltre al suo dichiararsi troppo spesso milanista quando vestiva i nostri colori, la sua strafottenza, la sua idiozia fuori dal campo. Senza poi voler sottolineare la sua inutilità tecnica nel medio termine.
“Nel post triplete, l’Inter Morattiana ha fatto una sola cosa intelligente: dar via Balotelli, facendoselo pure pagare profumatamente. Riprenderlo ora, anche se fosse gratis, sarebbe intollerabile. Da quel lancio isterico della nostra maglia, Balotelli è morto, per noi. A nulla sono valsi i suoi pentimenti fittizi, il suo ‘dispiacere’ dovuto al farsela sotto, contattandoci per chiederci scusa. Balotelli da quel giorno non c’è più. E basta”.
“Quindi, senza voler creare fastidio all’attuale dirigenza che, come dimostrano i fatti, abbiamo sostenuto contro tutto e tutti, per il bene dell’Inter. Non vogliamo pensare che la nuova Inter ci abbia mai pensato a quella che per noi è solo una voce fastidiosa. Ma, foss’anche che, con leggerezza, a qualcuno dei nuovi dirigenti, fosse balenata per un solo attimo l’ipotesi.. diciamo: fermi tutti!!! Appunto per il bene dell’Inter una cosa siamo pronti ad ammetterla senza peli sulla lingua: calci in culo, senza girarci intorno, a Balotelli, ed a chi lo riportasse a Milano nostra sponda. Fosse il Papa, Thohir o lo spirito santo. Amen. COERENZA E RISPETTO. PER LA NOSTRA STORIA”.
Stefano Vimercati