CALCIOMERCATO INTER / MILANO – “Podolski è un grandissimo calciatore, segno che il presidente vuole migliorare la squadra per il girone di ritorno. Il suo arrivo sarà un bene per la squadra”. Lo ha detto Icardi a ‘Tuttosport’: “Ma per fare il salto di qualità dobbiamo cambiare mentalità – ha aggiunto l’attaccante argentino -. Mancini ha ragione quando dice che quando prendiamo un gol poi ci spaventiamo. Questa è una delle differenze che c’è tra noi e la Juventus. Noi, quando ne facciamo uno, prendiamo il pareggio perché iniziamo ad arretrare invece che continuare a giocare come stavamo facendo prima. Loro, invece, puntano a farne un altro. Non so se sia un problema di testa ma ormai sembra un’abitudine. Conte ha fatto della Juve una squadra vincente che punta a fare risultato in tutte le partite”. Mancini potrà essere il ‘Conte’ nerazzurro? “Lui, sin dal primo giorno, ci ha invitato a lavorare con allegria e ci ha detto di essere più positivi. Ha iniziato anche a lavorare sulla nostra testa: non so se prima ci fosse negatività, ma c’è stato un cambio di allenatore e adesso sta a noi lavorare bene per cambiare un po’ le cose. A me chiede di partecipare al gioco: con la Samp, quando dovevo fare reparto da solo, lo facevo. Invece con Mazzarri mi sentivo tranquillo in area e mi ero abituato ad aspettare i cross per mettere la palla dentro: ora dovrò ricominciare a fare gioco”. E, magari, a mettere la firma sul benedetto rinnovo fino al 30 giugno 2019: “Se il mio agente mi dice andiamo a firmare, io ci vado. Avere un procuratore serve a questo, altrimenti mi arrangerei da solo”, risponde Icardi a cui la Serie A non sta così stretta: “Ho iniziato a fare il calciatore in Italia e non penso che in un due anni e mezzo possa starmi già stretto un campionato. Anche perché qui non ho ancora vinto niente”.
R.A.