Mancini, che ‘bordate’ a Kovacic e Icardi!

Icardi e Mancini
Icardi e Mancini

INTER MANCINI / MILANO – “Ci mancano 5-6 punti, ma sono soddisfatto. Ci vuole tempo per crescere”. Così Mancini a ‘Il Giornale’: “Sconfitta col Torino? La disattenzione avvenuta contro i granata non deve più accadere. Gli altri gol presi finora sono frutto dell’abitudine a difendere a 5: figli del cambio di modulo, mancava sempre uno – aggiunge il tecnico dell’Inter che poi lancia ‘bordate’ agli indirizzi di Kovacic e Icardi, considerati i peggi pregiati (gli unici, ndr) della rosa nerazzurra -. Dobbiamo migliorare molto la tecnica. Mostrare vera leadership sul campo. Lo dico pure per Kovacic: deve essere decisivo, a 20 anni quelli bravi lo sono. E gli attaccanti devono muoversi bene, vivere per il gol, avere cattiveria. Icardi è giovane ed ha qualità. Ma deve migliorare molto. Mi ricorda le situazioni di Balotelli e Adriano che, per un verso o l’altro, si sono persi. Non bastano le qualità. Lui deve vivere per la famiglia e il lavoro, ma lavorare tanto”.

Icardi resterà all’Inter? Dipende dalle situazioni. Se impazzisce e segna tre gol a partita… – risponde tra il serio e il faceto Mancini, che poi chiosa su Osvaldo, Balotelli e quel famoso (e brutto, ndr) comunicato (nel 2008) che mise la parole fine alla sua prima avventura in nerazzurro -. Con Osvaldo mi spiace davvero. Ci sono stato male tre giorni. E’ un bravo giocatore e non ho capito perché sia successo. Con Mario ricordo solo cose buone, abbiamo vinto il campionato in Inghilterra e Italia. Qualche litigio fa parte della vita quotidiana. Fu un gran dispiacere, una storia brutta perché erano tutte balle. Però non credo sia più qui chi fece il comunicato. Mi sono detto: bisogna saper perdonare”.

R.A.

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