INTER CELTIC MANCINI / MILANO – Vigilia di Europa League per l’Inter che deve affrontare il Celtic nel ritorno dei sedicesimi di Europa League. Ad Appiano Gentile il tecnico Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti presenti alla conferenza stampa: “Domani dovremo cercare di far le cose al meglio, in una partita così meno si sbaglia meno si rischia – spiega -. Credo che la squadra stia facendo quello che deve, è normale che si commettano degli errori e accadrà ancora. Dobbiamo imparare a gestire meglio la palla e la partita, quello sicuramente. Abbiamo giocatori esperti, molti nazionali, non si corre il pericolo di sottovalutare l’avversario. La squadra farà una grande partita e sarà supportata da il pubblico di ”San Siro” che ha sempre avuto un certo peso, dipende da noi continuare così per farlo venire allo stadio. Stanchezza? Da giocatore ho sempre preferito giocare, quando si gioca sempre è naturale cambiare perché può subentrare. Oggi abbiamo un assetto che ci dà sicurezza, cambiare non è facile ma qualcosa sicuramente potrei modificare – ammette -. Icardi? Credo che abbia dei margini di miglioramento notevoli per la sua età. E’ chiaro che non può sapere tutto dell’area di rigore, ma può imparare e migliorare sotto tutti i punti di vista. Potrà essere un grande centravanti nei prossimi 10 anni, credo che il suo futuro dipenda da quello che faremo fino al termine della stagione – spiega -. Handanovic? Ieri ha corso, sta molto meglio. Vediamo se può recuperare domani ma in coppa giocherà sempre Carrizo. In FA Cup con il City giocò sempre Pantillimon, poi in finale decisi di cambiare e non fu una buona scelta. Carrizo ha sempre fatto bene, giusto che abbia delle soddisfazioni. Formazione? Fredy, Icardi, Jesus, Santon, Medel e Palacio giocano sicuro, per gli altri aspetto le loro condizioni domani mattina. Kovacic? Lo avevamo seguito al City, potevamo prenderlo. Dissi che era il miglior giovane in prospettiva? Senza dubbio ha grandi qualità. E’ giovane, deve migliorare in tante cose. Lui e Mauro saranno il futuro dell’Inter. Per quanto riguarda Guarin il discorso è differente: l’anno scorso l’ho chiamato perché lo volevo al Galatasaray ma lui volle rimanere in nerazzurro. Lo conoscevo già, pensavo potesse essere utile a noi visto che l’Inter lo stava cedendo. Sono contento che stia facendo bene. D’Ambrosio e Andreolli sono in ripresa, non giocano da oltre un mese ma possono scendere in campo. Non so però quanti minuti hanno nelle gambe” ha concluso.
Stefano Migheli
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