Alla scoperta del Wolfsburg

Il Wolfsburg
Il Wolfsburg

ANALISI WOLFSBURG / MILANO – Impossibile dire il contrario, il Wolfsburg è il peggiore avversario che l’Inter potesse incrociare nel cammino verso Varsavia, anzi verso il vero obiettivo: la Champions League. I tedeschi hanno alle spalle una proprietà ricchissima, la famosa Volkswagen che, curiosità, tramite la ‘controllata’ Audi possiede il 9 per cento della società che è alla testa del Bayern Monaco. Un po’ come se Thohir avesse quote anche del Milan. Ah, il ‘modello’ tedesco… Passando alla squadra: è quasi imprendibilmente seconda in Bundesliga con 47 punti, otto in meno della stellare squadra di Guardiola che però nemmeno un mese fa ha asfaltato 4-1 alla ‘Vokswagen-Arena’, un impianto moderno e giovane (nato nel 2002) da 30mila posti. Allenato fin dal 2012 dal tedesco Hecking, può giocare con un 4-2-3-1 o un 4-3-3. I giocatori più importanti sono cinque, tempo fa anche nel mirino di Ausilio: il laterale Rodriguez, il metodista Luiz Gustavo (quello che ‘sognava’ Mazzarri), l’ala Perisic, il trequartista de Bruyne e l’attaccante esterno Schurrle, due ex Chelsea costati complessivamente più di 50 milioni di euro, a conferma delle grandi possibilità economiche del club. Senza dimenticare il ‘grosso’ bomber olandese Dost, 14 gol quest’anno. Nei sedicesimi il Wolfsburg, per gli amanti dei soprannomi, ‘I Lupi’, ha eliminato lo Sporting Lisbona (2-0 in casa, 0-0 fuori), ha il secondo miglior attacco della Germania (48 gol, numero che non sorprende viste bravura e varietà dei giocatori offensivi a disposizione) e la terza miglior difesa (24), che non eccelle nei singoli, soprattutto nella coppia dei centrali Naldo-Knoche, ma che è ben protetta da una mediana particolarmente robusta.

Raffaele Amato

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