INTER MANCINI / MILANO – Mancini come i grandi ‘guru’ della panchina? No, almeno fino a quando non riuscirà a conquistare una coppa europea. Quella che manca al suo ricco palmares di allenatore, che comprende sei coppe nazionali, tre supercoppe e quattro campionati, incluso quello assegnato a tavolino alla sua Inter nel 2006. Nelle competizioni internazionali, invece, il tecnico jesino ha collezionato solo cocenti delusioni. In quattro anni di nerazzurro il massimo sono stati i quarti di Champions League, dove venne buttato fuori senza storia – e in perfetto ordine – da Milan, Villarreal e Liverpool, con in mezzo una brutta eliminazione negli ottavi a vantaggio del Valencia. Peggio ha fatto alla guida del Manchester City, con lui per due volte nemmeno capace di superare la fase a gironi. Paradossalmente ha fatto meglio al Galatasaray, preso a stagione in corsa e trascinato fino agli ottavi – prima battendo ed eliminando la Juventus nella famosa gara-due giorni di Istanbul – dove fu poi eliminato dal Chelsea di Mourinho, lo stesso che undici anni prima col Porto (che poi vincerà la Coppa) aveva annichilito la sua Lazio (4-1 all’andata, 0-0 all’Olimpico) in semifinale di Coppa Uefa, ancora oggi il miglior risultato europeo del Mancini allenatore.
Raffaele Amato