SAMPDORIA-INTER 1-0 / GENOVA – Dopo l’eliminazione dall’Europa League per mano del Wolfsburg, l’Inter cade anche al ‘Ferraris’ di Genova. Discreta prestazione dei nerazzurri, che nel momento migliore vengono beffati da una super punizione di Eder (64′), appena convocato da Conte, il quale regala alla Sampdoria del grande ex Eto’o la quarta vittoria consecutiva, che vale il quarto posto in campionato. Notte fonda per Mancini, per lui prima sconfitta contro l’amico Mihajlovic.
LA PARTITA – Mancini cambia la difesa, priva del febbricitante Santon. Vidic al centro con Ranocchia, Juan Jesus sull’out sinistro dove agisce Eder che, assieme a Muriel e il grande ex Eto’o, compongono il tridente (intercambiabile) doriano. Sulla linea dei centrocampisti in fase difensiva, quasi imprendibile quando la Sampdoria attacca, sempre in contropiede. Il pallino del gioco è naturalmente dell’Inter, capace di uscire dal pressing avversario ma spesso spezzata in due tronconi nella transizioni negative. A mancarle, soprattutto, è l’ultimo passaggio, Shaqiri è l’unico che i blucerchiati non riescono a gestire, mentre Icardi è lasciato troppo solo da un Podolski che fatica a trovare la giusta posizione e a non far rimpiangere uno come Palacio.
Nel primo tempo i nerazzurri producono solo due tiri verso lo specchio difeso da Viviano (guarda caso uno dello svizzero e uno dell’argentino), mentre i padroni di casa sprecano due palle gol. Quella gettata al vento da Muriel, incontenibile ma anche fin troppo egoista, è clamorosa: il numero 24 prima fa fuori Ranocchia con un lob, poi col destro spara altissimo da posizione super favorevole. L’altra la crea un Eto’o in versione Triplete (cioè massima dedizione alla causa), ma la fallisce il compagno di ‘sacrifici’ Eder.
L’Inter parte forte nella ripresa: Icardi, sfortunato, prende l’incrocio dei pali con una splendida conclusione a giro, Guarin impegna Viviano con un gran destro e ancora il bomber interista sfiora la rete con un colpo di testa. I nerazzurri dominano sulla trequarti avversaria grazie al maggior supporto delle mezz’ali e a un ritmo decisamente più alto, ma senza incidere: un po’ per scarsa precisione, un po’ per sfortuna. E’ una stagione no, una definitiva conferma la si ha al 64′, quando la Samp – in sofferenza (entra Obiang per uno spremuto Acquah) e mai pericolosa fino a un attimo prima – trova con Eder (fresco di prima convocazione nella Nazionale italiana) il gol del vantaggio. Non casuale, su una punizione superlativa che prima va sul palo interno poi in rete. Sotto, i nerazzurri perdono la bussola (tre ammoniti nell’arco di cinque minuti) e Mancini tenta il tutto per tutto passando al 4-2-3-1 e inserendo Palacio (per Brozovic) poi il giovane Camara (per Podolski). La sconfitta, però, arriva lo stesso: è la dodicesima stagionale, una delle poche immeritate. L’Europa League, col solo pari della Fiorentina, sale a più nove.
SAMPDORIA-INTER 1-0
64′ Eder (S)
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Acquah (51′ Obiang), Palombo, Soriano (75′ Duncan); Eder, Eto’o, Muriel. A disp.: Romero, Frison, Coda, Wszolek, Marchionni, Correa, Okaka, Bergessio, Djordjevic. All.: Mihajlovic.
INTER (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Guarin, Medel, Brozovic (75′ Palacio); Shaqiri; Podolski (87′ Camara), Icardi. A disp.: Carrizo, Campagnaro, Andreolli, Felipe, Dimarco, Obi, Hernanes, Kovacic, Puscas, Bonazzoli. All.: Mancini.
ARBITRO: Valeri di Roma
NOTE – ammoniti: 16′ Soriano, 19′ Romagnoli, 85′ Eder (S); 21′ Shaqiri, 30′ Vidic, 43′ Juan Jesus, 63′ D’Ambrosio, 67′ Icardi, 68′ Medel (I)
Raffaele Amato