Inter, Simoni: “Calciopoli? Disegno preciso, e noi ne abbiamo pagato le conseguenze”

Gigi Simoni
Gigi Simoni


INTER SIMONI /
UDINE – Con il discorso Calciopoli tornato in auge nei giorni scorsi, Gigi Simoni – uno di quelli che più di tutti si sentono danneggiati dallo scandalo, visto lo Scudetto “scippato” alla sua Inter nella stagione 1997/98 – è tornato ad esprimere le proprie opinioni in merito. Ecco le sue parole a ‘mondoudinese.it’: “L’Inter e l’Udinese avrebbero dovuto giocarsi quel titolo, invece accaddero episodi importanti, sembrava che tutto fosse legato a un unico progetto, diciamo così. E, di questo progetto, l’Inter e l’Udinese ne pagarono le conseguenze. Così come anche l’Empoli, per quanto riguardava la zona retrocessione. C’erano episodi evidenti e ruolo parecchio compromessi”.

Che cosa manca alla Serie A, rispetto a quella di quindici anni fa? “Una volta c’erano squadre con grandi individualità”, risponde Simoni. “La mia Inter non aveva solo Ronaldo, l’Udinese aveva grandi giocatori, e così tante altre. Il campionato attuale ha meno qualità rispetto al passato, anche se lo trovo avvincente lo stesso. La Lazio ha il giusto equilibrio tra qualità e determinazione, squadre come il Genoa, la Sampdoria, il Palermo e l’Empoli fanno un calcio molto produttivo, moderno. Queste squadre dimostrano che anche un gioco semplice ma ben organizzato può produrre squadre toste e belle da vedere. E vedere che il Sassuolo mette in difficoltà le grandi fa piacere, non si vedeva da tempo”.

A.C.

 

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