CALCIOMERCATO INTER /MILANO – Dopo lo squallido pareggio casalingo col Parma, Roberto Mancini è stato chiaro: “Per cambiare le cose servirà una rivoluzione“.
Una rivoluzione che potrà partire con pochi capisaldi: Santon, Brozovic e Shaqiri. I soli tre che potremmo considerare degli incedibili, se non altro perché arrivati nel mercato di gennaio, cioè nemmeno tre mesi fa.
Date le ristrettezze economiche e le sanzioni economiche-sportive che a breve le verranno comminate dall’Uefa in merito al maledetto Fair Play Finanziario, l’Inter non può permettersi di ‘trattenere’ nessun giocatore qualora dovessero giungere proposte irrinunciabili o almeno in linea col valore tecnico dello stesso.
Per questo, da Handanovic a Icardi, passando per Juan Jesus, Guarin e Kovacic, tutti o quasi potrebbero fare le valigie, quindi – assieme ai soldi che dovrebbero arrivare anche dal riscatto di qualche giocatore ceduto in prestito: vedi Mbaye, Schelotto ed Alvarez -‘finanziare’ una campagna acquisti che si preannuncia più complicata e difficile delle precedenti.
Gli obiettivi, specie i ruoli primari da coprire per ricostruire una squadra all’altezza del blasone, sono chiari: un difensore centrale (Murillo, già preso, non basta), un terzino destro, uno-due centrocampisti (un ibrido tra regista e interditore, è il caso di Toulalan, e uno di grande personalità: Touré è un sogno destinato a rimanere tale, ma speriamo di sbagliarci…) e un attaccante esterno-seconda punta veloce e che veda la porta (per Dybala vale lo stesso discorso fatto per l’ivoriano del City, dunque si possono fare i nomi di Jovetic, Ayew e Lavezzi).
R.A.