INTER SOCIETA’ / MILANO – I problemi sportivi dell’Inter sono figli di quelli societari. Secondo il ‘Corriere dello Sport’ non c’è unione di intenti e collaborazione all’interno del club nerazzurro, lettaralmente spaccato a metà, diviso in due tronconi. Da una parte gli italiani, quindi i dirigenti del comparto prettamente tecnico: Fassone, Ausilio e così via, dall’altra gli anglo-americani capitanati dal Ceo Bolingbroke, i quali curano la parte commerciale e di sviluppo del brand. Due anime che lavorerebbero per fatti loro, complice anche le differenti lingue anche se sono stati organizzati dei corsi d’inglese ad hoc proprio per abbattere qualsivoglia barriera. Tra le due, almeno dall’avvento di Mancini in poi, è perlomeno emersa la figura di Zanetti, ora più vicino alla squadra e allo stesso Thohir – il quale ha finalmente capito quanto possa essere importante la presenza dell’ex capitano vicino alla squadra e, in generale, alle questioni di ‘campo’ – e in crescita nelle vesti di vice-presidente.
R.A.
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