INTER JUAN JESUS INTERVISTA/MILANO-In un’intervista a “Globo Esporte”, il difensore brasiliano Juan Jesus, ha voluto parlare della sua avventura con la maglia dell’Inter. Queste le sue prime parole: “Io rimarrò qui fino a quando me lo chiederanno. Sono felice, amo Milano, amo l’Inter e conosco tutti qui dai giardinieri, ai baristi passando per i compagni di squadra. Sono uno dei senatori ormai e qui ho molti amici che non hanno per forza a che fare con il calcio e non cambierei questo club per nulla al mondo adesso. Credo nel mio lavoro, lascio che la gente parli perché sono pagati per farlo. Se leggessi i giornali e guardassi la TV non dovrei più vivere”. Dopo aver mostrato chiaramente, con queste parole, il suo amore per Milano e per la squadra nerazzurra, racconta come sta vivendo il periodo attuale: “Credo che il problema sia mentale, io vedo come lavoriamo con i miei compagni. Possiamo sbagliare anche un passaggio, ma errare è umano, nessuno di noi è Messi o Cristiano Ronaldo e anche loro di tanto in tanto sbagliano. Il problema è nella nostra testa. Dobbiamo sopportare questa pressione perché giocare con la maglia dell’Inter fa sì che devi sopportare molta pressione. Chi vede da fuori non sa cosa vuol dire per un tifoso dell’Inter essere a metà classifica. Per loro è una situazione orrenda perché l’Inter ha sempre lottato per il vertice e dobbiamo tornare a vincere per dimenticare tutti i problemi”. A novembre c’è stato il cambio di allenatore e gli chiedono se con Mancini, ci sono stati dei cambiamenti nel suo modo di giocare e lui spiega: “Abbiamo giocato per due anni con la difesa a tre, adesso dobbiamo essere più concentrati e non possiamo uscire in anticipo perché non c’è più una persona alle tue spalle, ma solo il tuo compagno centrale che però deve guardare l’altra metà del campo. Io adesso faccio quello che mi chiede Mancini ovviamente, ma siamo più abituati a giocare con la difesa a tre. Io non sono l’allenatore ed è normale che se si cambia a stagione in corso serva del tempo per oleare i meccanismi. Lo stesso Mancini, però, si è congratulato con noi dicendo che stiamo migliorando e questa è una grande soddisfazione”. Manca ancora più di un mese alla fine del campionato ma si parla sempre di mercato e Juan Jesus con una battuta dice: “Io comprerei di nuovo Coutinho. Oltre ad essere un grande giocatore del Liverpool è anche un mio amico, un grande amico. Potrebbe aiutarci molto con le sue caratteristiche e la sua partenza per noi è stata una grande perdita. Io ero molto triste quando lasciò Milano, ma adesso sono felice per quello che sta facendo a Liverpool. Io non so se lui vorrebbe ritornare, ma se volesse sono sicuro che qui farebbe molto bene. Ogni tanto torna a Milano perché Liverpool è fredda e piccola, ma nonostante ciò si è adattato bene lì”. L’altra domanda che gli pongono, riguarda Mauro Icardi e il difensore dice: “E’ un bravissimo ragazzo. Siamo seduti vicini nello spogliatoio e parliamo molto. Non importa quale immagine passi di lui attraverso i social network, l’importante è che segni e noi siamo felici quanto lui quando lo fa. Lo spogliatoio è sereno e Mauro non litiga con nessuno, è sempre sorridente. E’ un ragazzo tranquillo. In generale noi siamo un gruppo molto unito. Parliamo molto anche per via del momento complicato che stiamo attraversando e cerchiamo di uscire dalla crisi il prima possibile”. L’ultima questione, riguarda il suo trasferimento da giovanissimo all’Inter e lui ricorda: “Quando arriva un’opportunità del genere devi coglierla. Ho sempre voluto giocare per l’Inter e nonostante qualcuno mi dicesse di non andare e aspettare io sono andato e ho fatto bene, a mio avviso. Non so se fossi pronto all’epoca per venire in Europa, ma ogni tanto devi prendere qualche rischio. Adesso qui sono molto felice”.
Luigi De-Stefani
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