CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Sicuramente l’Inter sarà rimasta scottata dalla decisione di Toulalan di rinnovare per altri due anni il suo contratto col Monaco, prima della firma in scadenza a giugno. Scottata perché il francese sarebbe arrivato a parametro zero, al netto di un bonus alla firma che in questi casi c’è sempre, e perché Mancini lo riteneva il miglior rinforzo possibile per una zona del campo in cui si sente molto la mancanza di un leader capace sia di costruire gioco che di ottemperare nella fase di interdizione. Un ibrido alla Dacourt, che nella sua prima Inter si rivelò prezioso, almeno fino al grave infortunio, costando praticamente niente.
Perso Toulalan, ora l’ibrido tornato in cima alla lista dello jesino è di nuovo Lucas Leiva. Il brasiliano ha 28 anni e un’ottima esperienza internazionale, però ha già dato il meglio, anche se la modesta Serie A potrebbe consentirgli di riprendere lo smalto (non eccelso ma buono) dei tempi migliori. A patto che i problemi fisici gli diano un po’ di tregua. Con il Liverpool, che a gennaio è stato irremovibile dopo che Rodgers decise di ri-puntarci, Ausilio proverà nuovamente a trattare sulla base di un prestito con riscatto (obbligatorio) a 6-7 milioni se non di più.
La stessa formula con cui ha fatto (e fanno i suoi colleghi) mercato nelle ultime due sessioni, quella con cui è stata vicinissima a prendere sempre tre mesi fa Mario Suarez, che tra gli ibridi graditi a Mancini (ma lo era anche a Mazzarri) mettiamo secondo in lista squisitamente per una questione economica: Simeone, come Rodgers, si è opposto alla sua cessione nella finestra di riparazione, ma a giugno i discorsi dovrebbero riaprirsi. Il problema semmai sta nel prezzo: per lasciar andare via lo spagnolo, un classe ’87 più integro e brillante del brasiliano, e con maggiori acquirenti alle calcagne, l’Atlético Madrid vorrebbe almeno 12 milioni di euro.
Davvero tanto per Thohir, che dovrà staccare molti assegni o pagherò per accontentare ‘mr.demand’. Per questo nel centrocampo che verrà non è escluso che possa riprendere posto l’ex Thiago Motta, il quale in estate potrebbe costare meno della metà di Lucas Leiva, considerati l’età (33 anni ad agosto) e il contratto col Psg in scadenza nel 2016. Tra i tre l’italo-brasiliano, che in nerazzurro ha fatto Triplete nel 2010, è dunque il più abbordabile (però ha uno stipendio più alto rispetto ai compagni ibridi) e, visto che conosce bene il campionato italiano, quello dal rendimento certo, specie se nella prossima stagione l’Inter (adesso a -8 dall’ultimo posto valido per l’Europa League) dovesse essere costretta a giocare una sola partita a settimana.
Raffaele Amato
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