CASO ALVAREZ INTER-SUNDERLAND / MILANO – Il Sunderland non ha ancora pagato e non ha intenzione di pagare il riscatto del cartellino di Ricardo Alvarez, riscatto obbligatorio vista la salvezza ottenuta in campionato dalla squadra inglese che avrebbe fruttato alle casse nerazzurre ben 10,5 milioni di euro. Il Sunderland non ha adempiuto all’obbligo di riscatto stabilito nel contratto siglato un’estate fa perché l’argentino è stato quasi sempre out per problemi fisici (solo 17 presenze), l’Inter ritiene ciò ingiusto e altamente scorretto per questo, come riporta ‘Sky Sport’, ha fatto appello alla FIFA avviando un procedimento legale contro i ‘Black Cats’, peraltro in partnership sportiva col Dc United, società calcistica statunitense il cui proprietario è Erick Thohir.
“L’Inter ha depositato alla Fifa un ricorso perché il Sunderland non ha accettato il Transfert Matching Sistem fatto dall’Inter. Quindi, essendo stati presi degli accordi che prevedevano il riscatto obbligatorio del giocatore in caso di salvezza, abbiamo chiesto alla Fifa un indennizzo e pure i danni derivanti dal loro comportamento considerato che nelle discussioni per il fair play finanziario abbiamo indicato come introiti quello della cessione di Alvarez e la Uefa ha già certificato quell’operazione come un ricavo per l’Inter. Quindi, ripeto, dobbiamo tutelarci nel caso in cui Nyon possa fare degli appunti al nostro club”. Queste le parole del dg nerazzurro Fassone, riportate da ‘Tuttosport’, riguardo il ‘caso’ Alvarez.
R.A.