CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Vendere. E’ questo l’imperativo dell’Inter, la ‘missione’ di Ausilio. Missione perché piazzare gli epurati da Mancini si è finora dimostrata impresa assai complicata, quasi impossibile. Un po’ perché tali giocatori hanno rifiutato le destinazioni loro proposte – Milano è sempre Milano, l’Inter è sempre l’Inter -, un po’ perché i loro stipendi sono fuori portata per molte società italiane e qualcuna straniera. Ma vendere, ora, è obbligatorio per portare a compimento le ultime operazioni in entrata, è obbligatorio per il ds, monitorato e sotto esame di Thohir. Vendere chi? Anzitutto Shaqiri, che sta impedendo l’approdo di Perisic: lo svizzero è in trattativa con lo Schalke, che finora non ha accontentato le sue richieste economiche (vuole più di quanto guadagna ora, circa 3 milioni netti) e quelle della stessa Inter, che vuole almeno 15 milioni di euro (offerti 13), con pagamento più veloce possibile in modo da poter chiudere col Wolfsburg per l’esterno croato. Poi due laterali, sicuro Nagatomo (possibile scambio con Melo), forse D’Ambrosio che ha richieste da mezza Serie A e da alcuni club esteri, vedi proprio lo Schalke. Prezzo: 10 milioni, ma si potrebbe chiudere anche a 8. Certamente Taider (prima c’era il Watford, ora silenzio assordante), Schelotto (lo vogliono due squadre della Premier), Andreolli (Fiorentina, Lazio e società inglesi) e Vidic (Everton, anche gratis). Ma anche uno dei centrocampisti potenzialmente titolari: spenti i riflettori su Kovacic e Guarin, accesi su Medel, specie se dovesse arrivare Felipe Melo. Ad eccezione del cileno, gli ‘esuberi’ non verranno convocati da Mancini per il match col Galatasaray in programma domenica a Istanbul.
R.A.