Inter, Ausilio: “Mercato perfetto. L’obiettivo è la Champions, ma se a marzo…”

Piero Ausilio
Piero Ausilio

CALCIOMERCATO INTER INTERVISTA AUSILIO / MILANO – “Sapevo che il nostro sarebbe stato un mercato difficile, ma alla fine siamo riusciti a prendere giocatori importanti. Tutti gli obiettivi fissati con Mancini sono stati centrati. Al di là dei nomi, penso che ogni reparto sia stato rinforzato. Ora servirà tempo per far crescere la squadra”. Lo ha detto Piero Ausilio. Al ‘Corriere dello Sport’ il direttore sportivo nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista parlando soprattutto di mercato: dal colpo Kondogbia alla telenovela Perisic, dalla cessione di Kovacic a quella di Hernanes. Nel mezzo un retroscena, per concludere gli obiettivi futuri dell’Inter:

KONDOGBIA – “Eravamo partiti prima del Milan perché conoscevamo il giocatore già dai tempi del Siviglia. Quei tre giorni a Monaco sono stati difficili perché c’era la pressione dei media, ma ce l’abbiamo fatta. Il prezzo è stato determinato dalla mediaticità dell’operazione. E tra qualche anno il prezzo attuale sarà quello giusto o addirittura inferiore al valore del francese”.

PERISIC – “É stata l’operazione più difficile perché abbiamo preso un grande giocatore ad una società molto ricca e che non aveva urgenza di cedere. Ci abbiamo messo due mesi perché abbiamo dovuto aspettare che si incastrassero delle operazioni in uscita. L’importante è il risultato e noi abbiamo Perisic. Comprare un calciatore del suo valore per 16 milioni è un ottimo risultato anche perché non è facile portare via dal Wolfsburg giocatori così forti”.

FELIPE MELO – “Mancini mi ha sfinito… Ma credo siamo convinti che avesse ragione. Melo racchiude esperienza, mentalità e personalità: tre caratteristiche preziose. Ed ha rinunciato ad un contratto faraonico per venire all’Inter”.

MURILLO – “E’ un’altra operazione programmata: lo abbiamo preso a dicembre, ma non è stato possibile averlo nel mercato di gennaio. Dopo la brillante Coppa America che ha disputato sarebbe costato molto di più”.

LJAJIC – “E’ un giocatore che ci è sempre piaciuto tantissimo e, anche quando era alla Fiorentina, ci ha sempre creato tante difficoltà. Ha un grande talento e in Italia ha già dimostrato di valere tanto. Non pensavano di poter portare via un attaccante così importante a una diretta concorrente e ci dà soddisfazione che ci siamo riusciti”.

HERNANES – “L’importo dell’operazione (11 milioni più 2 di bonus, ndr) più il risparmio dell’ingaggio del giocatore (6 milioni lordi l’anno, ndr) sono stati ritenuti importanti dal presidente e della società”. Marotta ha detto che avete fatto una minusvalenza… “Non conosco bene i bilanci della Juve come Marotta conosce i nostri”, la risposta seccata di Ausilio.

KOVACIC – “E’ stata una cessione molto dolorosa, ma necessaria“.

‘CASO’ ALVAREZ – “Trovo assurdo essere arrivati a discutere in Fifa di una cosa semplice e scontata. Ci sarà la Fifa che si pronuncerà: con il Sunderland c’è un contratto molto chiaro che dice tutto”.

MANCINI – “Quando disse che voleva 9 acquisti credevo che scherzasse… Poi però ci siamo messi a un tavolino, ci ha fatto le sue richieste e ho capito che era serio”. Come riesce a farsi accontentare dai suoi presidenti? “Mancini ha dalla sua parte carisma, credibilità e spessore internazionale“.

RETROSCENA – “Nell’estate 2014 mi sarebbe piaciuto prendere Mascherano. Purtroppo poi rinnovò col Barcellona”.

OBIETTIVI – “Penso che l’Inter debba pensare a diventare una squadra. Come obiettivo abbiamo quello di tornare in Champions League, ma non vedo perché dobbiamo ‘firmare’ per qualcosa di meno. Se a febbraio-marzo saremo in lotta per qualcosa in più della Champions, lotteremo per qualcosa in più”.

R.A.

 

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