INTER DERBY MANCINI INTERVISTA JOVETIC / MILANO – Stevan Jovetic è l’assoluto protagonista dei primi centottanta minuti della nuova, anzi nuovissima Inter. Tra Atalanta e Carpi il montenegrino ha messo a segno tre gol decisivi che hanno permesso alla squadra nerazzurra di conquistare due vittorie e di balzare subito in testa al campionato. Ora il derby provando a non smettere di vincere: “Ho buone sensazioni. Sarà una gara imballata. Loro si chiuderanno, hanno una buona difesa. Una vittoria può dare grande fiducia e poi potrebbe essere tutto più semplice. Chiaro che poi il Milan sarebbe a -6, come la Juve, e recuperare non è mai facile”, dice il 10 dell’Inter al ‘Corriere della Sera’ negando, ancora una volta, di aver fallito al Manchester City (e addossando tutte le colpe a Pellegrini), dove – in verità – in due stagioni ha collezionato solamente 44 presenze: “La mia media minuti-gol parla chiaro. Ma se l’allenatore non mi mandava in campo non potevo certo segnare dalla panchina. Pronto per essere il leader? Mi sento importante, e questo è un buon segno. L’Inter si è rinforzata, ha tanti campioni, ma io so chi sono. Pensarmi leader non fa strano”. Ad Appiano è arrivato anche Ljajic, in coppia a Firenze segnarono 24 gol: “È un fratello, la mia spalla ideale e uno dei migliori tre giocatori della serie A. Il primo è Higuain, perché ha segnato tanto, il secondo è Pogba: è giovane, gioca a centrocampo eppure fa gol e assist. E si diverte. Poi c’è Adem, che può fare 15 gol“. Chiosa finale su Mancini, che lo voleva e che l’ha voluto all’Inter: “Ha vinto molto ed è un grande sulla tattica“.
R.A.
