INTER MERCATO DERBY INTERVISTA MANCINI / MILANO – Per Mancini il calciomercato dell’Inter è stato “ottimo“, perché “siamo riusciti a coprire tutti i settori dove c’erano mancanze. Poi è vero che il mercato è molto particolare: vai su un calciatore per un po’ di tempo, magari non riesci a prenderlo e devi tenere aperte altre piste – ha detto il tecnico nerazzurro a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Touré? Nessuno come Yaya ci avrebbe cambiato totalmente. Giocatore superiore, con lui ci sarebbe stato un salto enorme sotto ogni punto di vista. Voleva venire, poi ci ha ripensato… – sottolinea Mancini che poi si esprime su (quasi) tutti gli acquisti messi a segno in estate -. Con Melo e Perisic si può alzare l’asticella della personalità, dello spessore e dell’esperienza. Felipe ha anche tecnica, Ivan è uno dei giocatori più importanti del panorama europeo. Nasce centravanti, quindi potrebbe sostituire anche Icardi. E’ il miglior acquisto dell’estate, diventerà la sorpresa del campionato. Kondogbia può giocare nei due davanti alla difesa, in un centrocampo a tre e vorrei che poco alla volta arrivasse di più ad affacciarsi verso la porta. Diventerà uno dei centrocampisti più forti. Montoya non l’ho bocciato. Arriva da un campionato e un ambiente diversi, da una squadra che giocava prevalentemente in attacco e abituata a tenere palla. Ha bisogno di tempo. Jovetic è quello che mi assomiglia di più, per questo a volte mi fa arrabbiare. Però è molto bravo e potrebbe giocare anche come prima punta. Ha già segnato tre gol, ma può fare molto di più. Ljajic ha tecnica, è bravo, rapido e calcia benissimo”.
“Io e il presidente Thohir ci sentiamo spesso: mi manda sms, minimo due volte alla settimana ci parliamo telefonicamente. Chiaro: con Moratti era diverso perché a Milano, ma anche lui si fa sentire, è presente. Mi ha chiesto la Champions. Senza sarebbe un fallimento? Ogni posto sotto la qualificazione in Champions diciamo che non andrebbe bene come dal terzo posto in su. Scudetto possibile? Le grandi squadre devono sempre partire per toccare il top, e l’Inter una grande squadra lo è. Magari non avremo, almeno in partenza, le stesse chance che hanno Juventus e Roma che sono lì da anni e che hanno giocatori che stanno insieme da tempo, però puntiamo al massimo, sempre. Per le nostre prospettive saranno importanti le prossime dieci partite – risponde Mancini che poi ‘confessa’ di aver pensato a Mario Balotelli -. Ci ho pensato quando a un certo punto abbiamo valutato l’ipotesi di un cambio per Icardi. Ci ho pensato perché lo conosco, gli voglio bene e so cosa può dare. Ci ho pensato perché deve tornare ad essere quello che era. Ci ho pensato, ma poi è arrivato prima il Milan“.
Non solo Touré e Dybala, l’altro colpo mancato dall’Inter è Imbula: “Lo chiamai anche. Parlammo di progetto e di ruolo, sembrava tutto fatto poi ha scelto il Porto“. Vigilia del derby, Mancini dice di avere un unico dubbio: “Ranocchia o Medel se Miranda non ce la fa. Gary sa fare il centrale di destra in una difesa a 4, il centrodestra in una linea a 3. Insomma: lì ci sa stare, e anche molto bene. Bocciatura per Ranocchia? Andrea è comunque un giocatore della Nazionale e nella scorsa stagione gli sono stati addebitati molti errori non suoi. Se giocherà farà una grande partita – risponde il tecnico interista che accetta la scommessa di Mihajlovic -. L’Inter ha sempre compiuto gesti a livello sociale, e quanto al resto ne parleremo io e lui per fare una cosa al riparo da copertine, senza dirlo a nessuno”.
R.A.
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