INTER ANNIVERSARIO INTERCONTINENTALE / MILANO- Sono passati già 50 anni da quando una squadra leggendaria vinceva la sua seconda coppa Intercontinentale. Bastava dire il nome del portiere, Sarti, che automaticamente ogni tifoso interista proseguiva con Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso. Probabilmente neanche a scuola, si imparavano così facilmente le poesie o i racconti di Rodari, come si sapeva questa filastrocca nerazzurra. Questa formazione dominò in Italia, in Europa e nel Mondo a metà degli anni 60 ed era esattamente il 15 settembre 1965, quando capitan Picchi in uno stadio ‘Avellaneda’ che sembrava più una bolgia infernale, alzava il trofeo che metteva la squadra nerazzurra per la seconda volta consecutiva sul tetto del Mondo. L’incontro era finito 0-0 e i ragazzi di Herrera e del Presidente Angelo Moratti, erano riusciti a resistere sia ai rabbiosi attacchi dell’Indipendiente, che al tifo incessante dei tifosi di casa. L’andata, giocata l’8 settembre 1965, era terminata 3-0 grazie al gol di Peirò e alla doppietta di Mazzola.
L’anno prima l’Inter aveva dovuto giocare ben tre incontri, per avere la meglio sempre dell’Indipendiente. La partita di andata in Argentina vide la vittoria della squadra di casa per 1-0, ma nel ritorno Mazzola e Corso vendicarono la sconfitta. Allora non esisteva la regola della differenza reti o del gol segnato in trasferta, pertanto ci volle la terza partita al mitico ‘Bernabeu’ di Madrid, per decidere il vincitore della competizione. L’Inter aveva solo il favore del gol segnato in più, quindi se l’incontro fosse finito in parità, dopo i supplementari, avrebbe visto la compagine di Herrera, comunque vincitrice. Gli argentini attaccarono a testa bassa ma nonostante l’assenza pesante di Burgnich in difesa e di Mazzola in attacco, l’Inter resse l’urto e a 10 minuti dalla fine dei supplementari, Corso mise il punto esclamativo segnando il gol della vittoria.
Luigi De-Stefani