ANALISI INTER OBIETTIVI POSSIBILITA’ / MILANO – Questa Inter non bella ma forte assomiglia molto alla prima Inter di Mancini, che però aveva in dote grandi campioni (e fuoriclasse come Vieira e Ibrahimovic) fatti e finiti, che questa ancora non ha. Non solo perché, come quella del 2006 in poi, è fisicamente imponente. Ma perché può contare su almeno due-tre leader che l’anno scorso non c’erano e che la rendono quasi impenetrabile, specie nei momenti di difficoltà. Facile ma giusto citare i nomi di Felipe Melo, Medel o dello stesso Miranda fin quando ha giocato. E’ sicuramente, considerata l’importante struttura e la continuità di molti suoi giocatori, la favorita al terzo posto. Non allo scudetto, per ora. Ma può diventarlo, o almeno può entrare concretamente in corsa, per restarci fino alla fine, se la Juventus non riuscisse del tutto a smaltire i pesanti addii di Pirlo, Vidal e Tevez (al di là delle ultime due vittorie, i segnali in questo senso non sono positivi, vedi i tanti infortuni) e se Rudi Garcia dovesse continuare a danneggiare la Roma con un turnover più delle volte inspiegabile se non per dare spazio, e non inimicarsi il trentanovenne Totti (leggendario, ma l’ora è arrivata anche per lui) a scapito di Dzeko. E se continueranno a crescere i vari Murillo, Kondogbia, Jovetic. Senza dimenticare Perisic, al quale si deve chiedere qualcosa in più.
Raffaele Amato