INTER ZACCHERONI MANCINI MOURINHO / MILANO – Contro la Juventus potrebbe scendere in campo un’Inter nuova nel modulo. Roberto Mancini starebbe infatti lavorando al 4-2-3-1, uno schema promosso anche dall’ex tecnico nerazzurro Alberto Zaccheroni ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’: “Ha a disposizione gli uomini giusti per giocare il quel modo. Gli esterni alti ci sono: uno è Perisic, l’altro Biabiany, perfetto perché ha velocità ma anche capacità difensive. Ljajic invece è più trequartista, ma se si ambienterà e troverà quella continuità che in carriera gli è sempre mancata non avrà problemi ad agire pure da esterno. Vedo più lui di Guarin, che può adattarsi a destra, ma è un centrocampista atipico, il più bravo ad attaccare se parte da lontano. Mentre per me Palacio e Jovetic sono delle seconde punte. Il montenegrino, in particolare, non può fare l’esterno, tanto meno nel 4-3-3. Può dialogare centralmente con il centravanti, ma anche fare a sua volta la prima punta”.
Zaccheroni ricorda che il 4-2-3-1 fu utilizzato anche da Mourinho nell’anno del Triplete: “Ma in quel caso giocatori come Eto’o accettarono di fare il lavoro sporco nel ritorno degli ottavi di Champions, in casa del Chelsea. Lì arrivò la svolta e tutti si convinsero che quella poteva essere la strada giusta. Ma se Mourinho gli avesse chiesto di fare il terzino in campionato contro una piccola, il camerunese lo mandava a quel paese… Il duo di centrocampo? Felipe Melo e Medel formerebbero un muro, ma vedo di più uno dei due con Kondogbia. Con quelle leve lunghe, il francese ha bisogno di campo davanti a sé. Adesso fatica, andrebbe visto in allenamento per capire come ragiona”.
M.R.