INTER SAMUEL / ZURIGO (Svizzera) – Nei giorni dell’addio al calcio di Raul Gonzalez Blanco, dal ‘Neue Zurcher Zeitung’ arrivano altre dichiarazioni che commuoveranno senza dubbio la maggior parte dei tifosi dell’Inter. Walter Samuel, in una lunga intervista concessa al quotidiano più importante della Svizzera, ha ammesso che a breve potrebbe ritirarsi: “Ad un certo punto devi prendere coscienza di ciò che ti chiede il corpo, se tutto fa male e anche mentalmente ti senti stanco. Ho ancora voglia di giocare, ma fisicamente sono in difficoltà. Non è una decisione facile, per niente, perché essere un calciatore mi piace. Fare gli allenamenti, stare con i compagni… io gioco perché ho piacere a farlo, anche se poi è ovviamente un lavoro. Il guaio è che ormai recupero più lentamente rispetto agli altri, i giovani si riprendono subito mentre a me servono due o tre giorni. E loro sono più veloci di me. Io provo a stare al passo, ma ormai non è più la stessa cosa. Cosa mi mancherà di più del calcio? Lo spogliatoio. Per me è come la scuola, quando sei in vacanza non vedi l’ora di tornare, rivedere i compagni, fare scherzi. Dovrò trovare qualcosa che mi tenga occupato, perché per il calcio non sono più giovane, ma per il resto sì. Anche se, nel complesso, sono uno della vecchia scuola, ad esempio non mi piacciono i social network. I miei figli ne hanno bisogno, io no. E sono della generazione cresciuta senza cellulare, oggi quando qualcuno perde il telefonino sembra che abbia perso suo figlio”.
Inevitabile, poi, un ricordo dei suoi dieci anni all’Inter, con particolare riferimento all’epoca vissuta con José Mourinho: “Con lui abbiamo vinto la Champions League, i suoi anni hanno formato non solo l’Inter ma anche tutti noi. In pubblico sembra conflittuale, ma noi lo abbiamo capito bene, l’offensiva fa parte della sua personalità”.
A.C.