Inter Campus, anche in Brasile un progetto bellissimo

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INTER CAMPUS BRASILE AGGIORNAMENTO/SAO MIGUEL PAULISTA-Bellissimo reportage del sito ufficiale nerazzurro, riguardante l’attività no profit della società di Thohir a Sao Paulo in Brasile. Erano tutti in campo i 200 bambini che corrispondono ai tre gruppi Agua Vermelha, Santo Antonio e Nossa Senhora de Fatima,  che ne fanno parte e che ormai anche gli allenatori stanno iniziando a chiamare per nome. Nel progetto il calcio è importante ma è il rendimento scolastico che deve essere sempre prioritario. Gli stessi allenatori mostrano con orgoglio le pagelle dei ragazzi e lo stesso Padre Mariano, spiega la situazione essendo lui stesso l’artefice principe dell’aiuto a tutta la comunità. Parlando con il sacerdote, racconta che una volta uno dei ragazzi, Bruno nove anni, a detta di tanti uno dei più talentuosi, durante una partita amichevole passeggiava a bordo campo. Il religioso gli ha chiesto come mai non fosse in campo e se si era fatto male e il piccolo ha spiegato che, avendo preso dei brutti voti a scuola, per punizione non gli era stato dato il permesso di giocare quella partita. Da quella volta, i suoi stessi compagni lo hanno aiutato con le lezioni e lui è migliorato tantissimo e non ha più saltato nessun incontro, tra l’altro senza di lui la sua squadra perse quell’amichevole e anche ai bambini, come ai grandi, non piace mai perdere. Tra i tanti ragazzi che il sito ufficiale interista ha intervistato c’era anche Joel, per gli amici Cristiano, tifosissimo del giocatore del Real Madrid. Chiede timidamente notizie su Milano, sulla differenza di orario e se fa freddo rispetto al clima brasiliano, ma poi come vede il pallone scappa a inseguirlo. Si lascia solo sfuggire che il suo sogno è quello di vedere la città lombarda e imparare l’italiano. La serenità dell’ambiente, la spontaneità dei bambini e tutto quello che ruota intorno al progetto Inter Campus, porta a pensare e dimostra che si sta costruendo qualcosa di bello e importante grazie al lavoro di tutti ed è questo che rende orgogliosi  gli addetti ai lavori, che si stanno prodigando in questo senso.

 

Luigi De-Stefani

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