CALCIOMERCATO INTER MANCINI JOVETIC / MILANO – Stevan Jovetic è partito dalla panchina giocando appena dieci minuti nelle ultime due partite. La sua esclusione è solo un caso, è semplicemente dovuta a scelte tecnico-tattiche (“fa fatica nel 4-3-3”, ha motivato ieri Mancini) oppure lo stesso jesino ha deciso (anche) di ‘punirlo’ per quanto successo nello spogliatoio dopo la sconfitta contro la Lazio? Difficile dare una risposta precisa. Certo è che il montenegrino sta rendendo al di sotto delle attese (appena 4 gol) per via di una condizione fisica tutt’altro che eccellente (spesso e volentieri è stato sostituito) e dello scarso feeling con Icardi (“in certe partite può giocare l’uno o l’altro”, ha detto dopo la vittoria a Empoli sempre il mister nerazzurro), bomber e capitano di cui l’Inter non può fare a meno se vuole restare nei primi tre posti. E al quale fin dalla scorsa estate Mancini avrebbe voluto affiancare Salah, l’ideale per aprire spazi all’argentino molto più del montenegrino, che col passare degli anni è diventato quasi una prima punta, anche se ‘atipica’, e, soprattutto, un accentratore di gioco che inevitabilmente fa fatica a mescolarsi con un centravanti alla Icardi. Riassumendo: se la status di Jovetic all’interno della rosa dovesse continuare ad essere ‘precario’, a giugno – e di comune accordo – il numero 10 e l’Inter – che lo ha preso dal Manchester City in prestito oneroso (2,5 milioni) con riscatto obbligatorio a 14,5 milioni alla prima presenza in partite ufficiali nella stagione 2016-2017 o nel caso in cui i nerazzurri concludessero il 2016 nelle prime 17 posizioni in classifica – avvieranno molto probabilmente le pratiche per il divorzio. Inevitabile e giustificato.
Raffaele Amato