Atalanta-Inter, Mancini: “Primi non per caso. Jovetic? Chi viene qui, deve…”

Roberto Mancini ©Getty Images
Roberto Mancini ©Getty Images

ATALANTA-INTER CONFERENZA MANCINI / APPIANO GENTILE – Dopo lo scivolone casalingo contro il Sassuolo, l’Inter ha bisogno di tornare immediatamente alla vittoria e domani avrà l’occasione di farlo contro l’Atalanta. A questo proposito, Roberto Mancini si è presentato nella sala stampa di Appiano Gentile per la consueta conferenza stampa della vigilia. Diretta testuale su Interlive.it.

L’Atalanta? Domani vorrei vedere la stessa grinta che abbiamo messo domenica col Sassuolo. Queste partite son così, ci sono davanti delle squadre veloci e ben organizzate. Col Sassuolo meritavamo di vincere e non è successo, altre volte potevamo giocare meglio eppure abbiamo strappato i tre punti. Gennaio è un mese fastidioso, ci sono tante voci ma noi speriamo che i nostri calciatori rimangano qua. Il nostro primato? Se siamo stati primi in classifica per sedici partite su diciannove, non è sicuramente per caso. Io ho sempre detto che la Juve sarebbe tornata, noi abbiamo meritato quanto fatto finora ma adesso dovremo esser bravi e metterci la stessa concentrazione e la stessa forza che ci abbiamo messo nel girone d’andata”.

Icardi e Jovetic? Ci aspettiamo di più. Possono giocare insieme perché, anche se sono due centravanti, hanno caratteristiche diverse e il feeling può nascere anche all’improvviso. In queste giornate abbiamo concesso troppo, contro Lazio e Sassuolo abbiamo perso per due rigori negli ultimi secondi e per un calcio d’angolo, abbiamo fatto degli errori e quando non sfrutti le occasioni poi può capitare che succeda questo. Jovetic? E’ arrivato all’Inter, che è un club con una storia e un passato molto grande. Questo club non è inferiore al City. L’Inter è l’Inter e chi viene qui deve venire per fare il massimo e vincere. Noi crediamo nelle sue qualità e lui può fare tantissimo per noi, non deve adagiarsi perché è fortissimo e a volte i giocatori fortissimi tendono ad accontentarsi. Kondogbia è un altro elemento molto valido, chiaramente ha bisogno di più tempo perché il campionato italiano è complicato. In Italia hanno fatto fatica anche grandi campioni come van Basten o Platini, all’inizio magari non vedevano un pallone e poi abbiamo visto cosa hanno realizzato in carriera. Geoffrey è molto giovane e bisogna dargli fiducia”.

Manca un centrocampista? Per tenere la squadra unita ci vorrebbe quello dei Fantastici Quattro, che tira la difesa e l’attacco (ride, ndr). Non lo so, secondo me patiamo un po’ l’inizio e la fine del match. Il mio rinnovo? Io non penso che per la squadra abbia importanza se io sono in scadenza o no. Il contratto scade nel 2017 e c’è ancora un sacco di tempo, per me non è assolutamente un problema. Se domani Jovetic gioca? Non lo so, mancano 24 ore e cercherò di schierare la migliore formazione possibile. E’ probabile perché io gioco sempre con almeno due attaccanti, anche tre, ma in questo momento ho bisogno di giocatori che spingano. Cambi rispetto al Sassuolo? Non lo so, io a queste cose non ci penso. Quando ho fatto la squadra anti-Sassuolo non mi sono neppure accorto che era quella che aveva già giocato ad Empoli, ho scelto gli uomini più in forma. E non avevamo neanche sbagliato, perché nei primi 7′ abbiamo prodotto tre occasioni con palle soltanto da spingere in porta, e quindi penso che la nostra prestazione sia stata comunque positiva”.

La formazione? Ve ne dico uno, Handanovic (ride, ndr). Quello di Bergamo è un campo difficile, loro vorranno vincere per risollevarsi dal momento negativo (quattro sconfitte consecutive, ndr). Guarin e Ranocchia? Noi speriamo che rimangano, poi se Andrea sceglierà di andar via per giocare di più cercheremo sul mercato un difensore con le sue caratteristiche.  Lavezzi? Non vedo perché dovrebbe lasciare il Paris Saint-Germain adesso, può vincere un altro campionato con i francesi e a trent’anni è nel pieno della sua maturità, non penso che vorrà andar via. La classifica? Come ho detto, se noi siamo stati in testa per così tanto tempo vuol dire che non è un caso, lo abbiamo meritato ed abbiamo dei valori importanti. La squadra deve stare tranquilla, aver perso col Sassuolo non è un dramma, è solo questione di avere più concentrazione. Possiamo giocarcela con tutti e, anche se ci sono squadre più attrezzate, se riusciamo a far bene non è detto che non possiamo restare in testa”.

Alessandro Caltabiano

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