Juventus-Inter 3-0, Morata e Dybala certificano la crisi nerazzurra

Juventus-Inter 3-0, Tagliavento concede rigore ai bianconeri ©Getty Images
Juventus-Inter 3-0, Tagliavento concede rigore ai bianconeri ©Getty Images

COPPA ITALIA JUVENTUS-INTER 3-0 / TORINO – Crisi nera per l’Inter. A Torino la Juventus gliene fa tre. Ai nerazzurri, poco concreti e in dieci negli ultimi venti minuti, servirà un miracolo per andare in finale di Coppa Italia. Mancini opta per il 4-3-3 e tiene fuori Icardi: mediana tutta muscolare, davanti il tridente Biabiany-Jovetic-Ljajic. Allegri si affida al solito 3-5-2: Asamoah interno al posto dell’infortunato Sturaro, davanti la coppia Morata-Mandzukic. L’Inter non sta in trincea, anzi spesso e volentieri tiene in pugno la partita sulla metà campo avversaria. Il problema è che davanti e non solo spesso sbaglia l’ultimo passaggio o pecca di coraggio. In più Ljajic e Jovetic, per non parlare di Biabiany, giocano troppo lontano dalla porta. E Neto può far quasi da spettatore. La Juventus aspetta e poi riparte cercando subito Morata o la sponda di Mandzukic. Ma sono tanti anche gli errori in fase di costruzione della squadra bianconera, che però produce almeno un’occasione importante con Cuadrado, il cui tiro fa la barba al palo.

Il colombiano è il più pericoloso e quello dei due rigori. Il primo, non concesso, per fallo di Medel: il capitano nerazzurro, impiegato da mezz’ala destra, devia con il braccio una sua punizione. Il secondo, leggermente generoso, che invece Tagliavento concede per la spinta di Murillo (poi solo ammonito pur essendo ultimo difendente) che lo fa cadere in area di rigore. Penalty che al 36′ batte e conclude Morata. Lo spagnolo torna al gol dopo tre mesi e mezzo di digiuno e si ripete al 62′, quando nell’area piccola raccoglie l’errata respinta di Felipe Melo (a cui subentrerà Brozovic) sul cross di Evra e infila sotto l’incrocio con un potente destro. L’Inter prova a reagire lasciando però ulteriore campo alla Juve, soprattutto al solito Cuadrado che in contropiede costringe ancora Murillo al fallo. Il secondo, che gli costa il rosso. Mancini obbligato a ridisegnare la formazione, passa al 4-3-2 con gli innesti di Icardi e Juan Jesus. Ma è la Juve di Allegri ad andare nuovamente a segno: il 3-0, che vale quasi la qualificazione in finale, lo sigla Dybala con la complicità di tutta l’Inter e di Handanovic. Ora il derby per provare a rinascere.

JUVENTUS-INTER 3-0
36′ rig. e 62′ Morata, 84′ Dybala

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (90′ Padoin), Pogba, Marchisio, Asamoah, Evra (83′ Alex Sandro); Mandzukic (76′ Dybala), Morata. A disp. Buffon, Rubinho, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Hernanes. All.: Allegri

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Felipe Melo (63′ Brozovic), Medel, Kondogbia; Biabiany (77′ Icardi), Jovetic, Ljajic (80′ Juan Jesus). A disp.: Carrizo, Berni, Telles, Montoya, Santon, Jesus, Ranocchia, Gnoukouri, Palacio, Manaj. All.: Mancini

ARBITRO: Tagliavento di Terni
AMMONITI: Bonucci, Murillo, Miranda, Kondogbia
ESPULSI: 70′ Murillo

Raffaele Amato

Gestione cookie