JUVENTUS-INTER SIMONI / TORINO – Si avvicina la “rievocazione” della gara che forse più ha segnato la carriera da allenatore di Gigi Simoni, che nel Juventus-Inter del 1998 perse la possibilità di conquistare lo Scudetto per via di un arbitraggio scandaloso di Piero Ceccarini. Simoni e la sua squadra vinsero poi la Coppa UEFA, ma di quel derby d’Italia si parla ancora oggi. Al punto che lo stesso Simoni ne ha discusso ai microfoni di ‘Tuttosport’: “Questa è sempre una partita importante e spero bella. Entrambe dovranno giocare con molta attenzione, la Juve vorrà vincere e l’Inter non deve perdere per non rischiare di perdere il treno per il terzo posto. Un pronostico? Solitamente i pronostici si fanno con l’animo del tifoso, io spero che vinca l’Inter anche se i bianconeri sono più forti e naturalmente favoriti. In una partita così può succedere di tutto”.
“Non so dire che cosa sia successo all’Inter a gennaio, la condizione fisica è importante e forse i nerazzurri hanno perso un po’ di brillantezza. Poi va detto che le grandi squadre generalmente vincono con i campioni, l’Inter di campioni ne ha pochi. Ha tanti buoni giocatori, ma non basta, lo Scudetto lo vince chi ha i campioni. Spero però che l’Inter possa arrivare in Champions League, perché la squadra comunque è forte, può giocarsela con Fiorentina e Roma anche se forse non con le prime della classe. Se tiferò per la Juve contro il Bayern? Certo che tiferò per i bianconeri, ci ho anche giocato nella Juventus, e la ricordo con affetto. Non sarà facile perché il Bayern in casa è fortissimo, ma la Juve è una grande squadra, ci vorrà una prestazione super ma non è detta l’ultima parola”.
Inevitabile poi una parentesi sul Juventus-Inter del 26 aprile 1998: “Per me quello è un nervo coperto, solo che la gente me lo scopre quando me ne parla, dicendomi che potevamo diventare campioni d’Italia quell’anno lì. Allora mi viene da pensarci. La mia carriera è stata lunga e soddisfacente e il momento di tristezza l’ho superato, ma la cosa che mi rammarica è che Ceccarini non ha mai ammesso il suo errore. Lo hanno detto tutti: interisti, juventini, milanisti, napoletani, ma lui no! Da poco gli ho anche buttato giù il telefono, perché a me questa cosa non sta bene. Se lo hanno detto tutti che il contatto Iuliano-Ronaldo era rigore, e lui continua a non ammetterlo, mi viene da dire che forse non è stato solo un errore…“.
“Thohir? Non lo conosco e non conosco bene le sue idee, leggo i giornali ma sui giornali si dicono tante cose. Allora spero che l’Inter vinca, così si metterà tutto a posto (ride, ndr). Pogba? Io se fossi alla Juve lo terrei, è un campione e non penso che la Juve abbia bisogno dei suoi soldi. Poi se qualcuno si presenterà con una grande offerta e la società deciderà di sacrificarlo per ottenere una grande plusvalenza, allora è un’altra storia”.
Alessandro Caltabiano
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