CALCIOMERCATO INTER AUSILIO / MILANO – Senza la Champions l’Inter non andrà incontro a una pesante crisi finanziaria. Lo ha sostenuto Piero Ausilio al quotidiano ‘Libero’: “Thohir ha un piano chiaro che va oltre la classifica. Con l’UEFA abbiamo sottoscritto un contratto e lo stiamo rispettando. I 30 milioni di rosso? Non c’entrano col debito. Il fairplay finanziario ci obbliga a tenere il bilancio in pari tra acquisti e cessioni, cosa che stiamo facendo. Per intenderci: non c’è alcun rischio che si faccia la fine del Galatasaray“, squalificato per un anno – ma ne rischia anche due – dalle competizioni europee proprio per aver violato le norme del fairplay finanziario imposte dal massimo organismo calcistico d’Europa.
Il Ds si è poi soffermato a parlare di mercato: “Stiamo seguendo Soriano, su Banega non posso dire nulla perché è tesserato per il Siviglia. Erkin fa parte dei parametri zero che ci piacciono. Riscatti? Con Mancini abbiamo deciso che faremo le definitive valutazioni al termine della stagione. Il discorso vale anche per Jovetic, un professionista serio – tanto per smentire la notizia di ‘Chi’, ndr – che si allena con impegno e che non sta giocando solo perché è infortunato. Per l’anno prossimo abbiamo puntato un giocatore della Serie A offensivo e duttile – confessa Ausilio prima di fare alcune puntualizzazioni -. Molti non ci credono, ma il nostro mercato è totalmente autofinanziato. Nelle ultime due sessioni abbiamo mosso 28 giocatori: 13 in entrata e 15 in uscita per un bilancio vicinissimo allo zero. Nel mondo dei media c’è troppa superficialità. Shaqiri, per dire: al Bayern dobbiamo 15 milioni in 3 rate, lo Stoke ce l’ha pagato la stessa cifra ma in un’unica soluzione. Questo genere di operazioni ci permettono di andare a caccia di altri giocatori, eppure in giro si dice ‘l’Inter ha buttato 15 milioni’…”.
Il suo contratto cade nel 2017, “ma finora non abbiamo parlato di rinnovo”, sottolinea il Ds nerazzurro che farebbe “molta fatica a verdersi nel Milan“, visto che è nell’Inter da tantissimi anni. Thohir? Lui è lontano fisicamente, ma ci sentiamo tutti i giorni. Ci chiede dei giocatori, si informa, sa di calcio più di quanto si voglia far apparire. Arrabbiato per quanto si legge sui giornali? Più che altro è rimasto deluso, lo si è fatto passare per quello che non è. Ha un tale rispetto che per sua scelta si è adattato al nostro fuso orario: ci scrive quando da lui sono le 2 del mattino per non disturbarci”, dice Ausilio che poi torna sul suo ‘attacco’ ai giocatori dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus: “Ero furibondo. Voglio bene ai calciatori come figli: se tornano a casa con un 5 in pagella, la prima volta li avvisi, la seconda li redarguisci, la terza ti incazzi“.
R.A.