ROMA-INTER ESAMI ICARDI / MILANO – L‘eccellente Inter ammirata nel primo tempo del match vinto 2-1 contro il Bologna è sicuramente in grado di giocarsela alla pari con la Roma nello scontro diretto in programma all’Olimpico sabato prossimo. Al di là di qualche incertezza, dalla serata quasi storica in Coppa Italia contro la Juve Mancini sembra aver finalmente ritrovato almeno in larga parte la squadra – corta, compatta e aggressiva – che era riuscita a conquistare la vetta della classifica. Soprattutto gli uomini chiave di quella Inter: Miranda in primo luogo, poi Medel, Brozovic e senz’altro Ljajic. In più nel rush finale potrà contare su un Perisic in strepitosa forma, adesso determinante con la sua velocità e la capacità di saltare l’uomo anche negli ultimi metri che portano alla porta avversaria.
Insomma, la gara coi giallorossi – che ieri a Udine hanno conquistato con scioltezza l’ottava vittoria di fila. L’undici di Spalletti gioca a memoria ma è molto fragile dietro – giunge al momento giusto. E sarà decisiva in un solo caso: se l’Inter dovesse perdere. Gli eventuali otto punti dal terzo posto sarebbero difficilmente recuperabili nelle otto rimanenti giornate, considerato che la Roma – come i nerazzurri – ora è fuori dalle Coppe e quindi totalmente concentrata sull’obiettivo Champions. In caso di pareggio i giochi resterebbero aperti ma non apertissimi, mentre con un successo di Handanovic e compagni la corsa al piazzamento che potrebbe valere una cinquantina di milioni diverrebbe serratissima e psicologicamente favorevole proprio all’Inter. Che purtroppo all’Olimpico non potrà contare su Palacio, che oggi verrà squalificato dal Giudice Sportivo dopo l’ammonizione, da diffidato, beccata negli istanti finali dell’incontro col Bologna, e quasi sicuramente (diciamo al 99 per cento) su Icardi, sabato sera costretto ad abbandonare il campo del ‘Meazza’ al 6′ per una distorsione al ginocchio destro: oggi il bomber, che farà la risonanza magnetica sperando in un esito positivo. Icardi non rischia solo di saltare la sfida con la Roma, ma anche di chiudere con due mesi d’anticipo la stagione.
Raffaele Amato
