Icardi: “Voglio vincere con l’Inter. Io simile a Higuain”

Icardi, futuro all'Inter? ©Getty Images
Icardi, futuro all’Inter? ©Getty Images

INTER ICARDI FUTURO / MILANO – Icardi non sarebbe insostituibile quanto Miranda, ma è innegabile che senza di lui questa Inter avrebbe qualche o addirittura molti punti in meno in classifica. L’argentino può migliorare in tanti aspetti meno che uno: l’istinto del gol. 22 l’anno scorso (27 compreso Europa League e Coppa Italia), che gli valsero il titolo di capocannoniere in comunione con Toni, 14 in questa stagione solo in campionato e in una squadra che almeno fino a due mesi fa faceva assai fatica a costruire occasioni da rete. 50, contando la marcatura a Frosinone, in totale con la maglia nerazzurra che non ha intenzione di lasciare.

FUTURO ALL’INTER – Icardi è deciso a non abbandonare l’Inter, di cui è orgogliosamente capitano – ad appena 23 anni la fascia avrà di sicuro un peso maggiore -, a dispetto delle voci di calciomercato che lo danno come possibile per non dire sicuro partente nella prossima estate: “Tutti gli anni si dice sempre la stessa cosa, ma poi dove volete che vada? – le sue parole al ‘Corriere della Sera’ -. Sono contento di stare qua, di fare il capitano, l’attaccante e di segnare. Certo, voglio vincere, ma voglio farlo qui come hanno fatto tanti prima di me”.

MANCINI E HIGUAIN – Per la sua crescita è stato prezioso il lavoro di Mazzarri, fondamentale – a suo dire – quello di Mancini: “Da quando c’è lui cerco di uscire un po’ di più dall’area, ma stare lì dentro è la mia più grande qualità. L’anno scorso provavo a venire fuori, quest’anno meno: ci sono Ljajic, Jovetic, Palacio che fanno quel lavoro. Preferisco attaccare la profondità e stare dentro l’area. Mancini non urla mai – ha proseguito Icardi , è un allenatore ma vede la quotidianità con gli occhi del giocatore: non ha dimenticato quel che è stato. Ti capisce. Mazzarri aveva atteggiamenti più da tecnico classico e si arrabbiava di più”. Il bomber si autoparagona a Higuain, fuoriclasse del Napoli nonché attuale incontrastato e inontrastabile miglior realizzatore della Serie A con ben 31 reti: “Sono un giocatore molto simile a lui, gli invidio solo di aver fatto un gol a partita. E Dybala? Mi piacerebbe giocare più da mezzapunta come fa lui. Lo guardo quando fa quei movimenti a uscire e gioca dietro il centravanti”.

EFFETTO WANDA – Una famiglia allargata, il matrimonio con Wanda Nara che lo ha reso più maturo: “Lei mi aiuta a fare il padre e il calciatore, a stare più concentrato sulla mia carriera – ha sottolineato il numero 9 dell’Inter -. Da ragazzo ho fatto tutto quel che volevo, mi sono divertito e tolto tutti gli sfizi, poi ho deciso di cambiare modo di vivere: ho conosciuto lei e tutto è stato diverso. Mi piace la vita in famiglia, sono più sereno, mi rende più forte in campo”.

GRANDI AMBIZIONI – Vuole restare all’Inter, in un’Inter ancora più forte. Il messaggio a Thohir, o chi per lui, è chiaro: “Spero che l’anno prossimo la squadra sarà ancora più competitiva. L’obiettivo dell’Inter non può mai essere parziale, solo il massimo: vincere lo scudetto e tornare in Champions. E io voglio vincere qui, il prima possibile”.

Raffaele Amato

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