INTER MORATTI / MILANO – Inter, Moratti: “Una cosa ridicola e fasulla”. Questo il breve commento dell’ex patron alla notizia – pubblicata stamattina da ‘La Repubblica’ secondo cui nella sede della società nerazzurra sarebbe state trovate delle ‘cimici‘ per intercettazione. A margine dell’assemblea Saras l’attuale azionista di minoranza ha nuovamente smentito la possibilità di un suo ritorno al comando del club, magari ‘grazie’ all’appoggio di Tronchetti Provera e ChemChina, la multinazionale cinese che ha in mano Pirelli: “Non è stato pianificato nulla di quel genere, anche perché l’attuale azionista di maggioranza si sta muovendo per portare dei nuovi investitori, non c’è necessità di costruire nient’altro. Thohir fa operazioni per il bene della società. Vendere le mie quote? Non ne abbiamo parlato”, ha concluso.
Oggi Thohir incontra i rappresentanti di Suning Group
Presto l’Inter potrebbe diventare un po’ cinese. Oggi alla Pinetina andrà in scena un vertice tra il Suning Group ed Erick Thohir in merito alla vendita del 20 per cento delle quote del club nerazzurro. Il 14 del 70 per cento appartenente proprio all’attuale patron, il 6 del 29,5 per cento dell’azionista di minoranza Massimo Moratti, che ancora deve dare il suo assenso all’operazione. Thohir non vuole cedere la maggioranza, come ha ripetuto più volte, ma allo stesso tempo è difficile pensare che i cinesi decidano di investire per poi alla fine non avere alcun potere decisionale. Probabile, invece, sempre se l’affare dovesse andare in porto, che il loro progetto sia quello di acquisire gradualmente, cominciando a prendersi una piccola quota, la maggioranza dell’Inter. Come riporta il ‘Corriere dello Sport’, uno dei rappresentanti di Suning è atterrato ieri a Milano per pianificare l’arrivo degli altri, tra loro manager e contabili di ‘peso’ del gruppo che domani sera saranno anche al ‘Meazza’ per assistere alla sfida tra la squadra di Mancini e l’Udinese. L’affare è buon punto e frutterebbe alle casse dei nerazzurri 50-60 milioni di euro.