INTER THOHIR / MILANO – Thohir ha lasciato Milano nella giornata di ieri ma prima ha ribadito – ai microfoni di ‘Mediaset Premium’ di non avere alcuna intenzione di abbandonare l’Inter: “Non voglio cedere la maggioranza. Quest’anno abbiamo allestito un nuovo management e rifatto alcune zone del centro sportivo. Inoltre noi sin dal primo giorno avremmo voluto costruire un nuovo stadio, guardando l’affluenza di questa stagione si nota che è stata altissima, perché i tifosi credono in questo progetto. Come ho detto molte volte, non ho intenzione nemmeno di acquistare un club in Inghilterra: voglio concentrarmi sulla Serie A, sull’Inter”.
TRATTATIVA CON SUNING – Intanto il colosso cinese, con i maggiori esponenti tra cui il boss Zhang Jindong presenti sabato sera a ‘San Siro’ in occasione del match contro l’Udinese, è sempre più vicino all’ingresso in società attraverso l’acquisizione (iniziale) del 20 o addirittura del 30 per cento delle quote: “Eventualmente, Non si tratterebbe di una vendita delle quote, ma di un aumento di capitale (da 50-60 milioni, ndr) – ha precisato Thohir -. Anche Moratti ha detto che il gruppo è serio, però questo non vuole dire che siamo vicini ad una chiusura. Vogliamo essere sicuri che sia una cosa positiva per l’Inter, come è successo tra Moratti e me quando sono entrato nel club. Ma, come accade nel calciomercato, non dirò altro fino a quando non ci saranno le firme”.
AVANTI INSIEME – Infine Thohir ha rimarcato che il progetto di rilancio dell’Inter andrà avanti anche senza Champions: “Abbiamo un progetto di 5 anni che è ancora valido. Fare l’Europa League non vuol dire che l’Inter fallirà o venderà i giocatori migliori o non rispetterà il fair play finanziario. Mancini è stato molto elegante nel dire che il non raggiungimento del terzo posto è colpa sua, ma noi lavoriamo tutti insieme come un team“. Il patron nerazzurro tornerà a Milano il 7 maggio per la gara con l’Empoli.
R.A.