INTER MANCINI / MILANO – “Il calo avuto a gennaio ci ha fregato, per come eravamo partiti adesso dovevamo stare tra Napoli e Roma per giocarci il secondo posto”. Pensieri e parole di Roberto Mancini che non nascondo una profonda amarezza per la stagione dell’Inter che – senza la crisi in realtà cominciata a gennaio e durata fino a febbraio inoltrato – sarebbe potuta essere più esaltante.
“Io mi sono preso le responsabilità visto che sono l’allenatore e il leader di questa squadra. Perché troppe formazioni cambiate? All’inizio ho modificato spesso l’undici di partenza perché le cose andavano bene e tutti erano pronti, poi negli ultimi mesi ho schierato quasi sempre gli stessi – ha sottolineato Mancini che non si è sbilanciato sul tema mercato -. Adesso è difficile parlare di campagna acquisti, perché non si sa ancora cosa potremmo fare. Certo che dovremmo avere idee brillanti per rafforzare questa Inter, non è facile prendere giocatori importanti spendendo poco. Sicuramente abbiamo bisogno di elementi di qualità che aiutino a crescere i nostri giovani. Uno come Touré? Yaya è un grande giocatore, ma ora è del Manchester City – ha risposto il tecnico dell’Inter che non ha chiuso le porte al paventato ritorno di Lele Oriali e a un suo futuro sulla panchina della Nazionale -. Tra noi due c’è molta stima, però questo non vuol dire nulla. Lele ha fatto la storia dell’Inter, ma al momento non so cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Non capita a tutti di allenare l’Italia, se mi offrissero il ruolo di commissario tecnico della Nazionale italiana non potrei dire di no“.
Chiosa sul quasi imminente ingresso del Suning nel pacchetto azionario del club nerazzurro e su Simeone il quale ha detto che un giorno approderà sulla panchina dell’Inter: “Si tratta di una grande azienda cinese, però io non conosco i termini della trattativa. Comunque se l’affare si concluderà, sarà solo per il bene dell’Inter che deve tornare in Champions. Thohir? Lo sento ogni settimana, lui e la società sono sempre presenti. Simeone ha giocato qui per questo sarebbe giusto e bello se tornasse. Però non possiamo allenare l’Inter in due…“.
R.A.