CALCIOMERCATO INTER TOURE’ ZABALETA / MILANO – “Servono giocatori pronti subito”. Mancini sta dicendo più o meno questo da almeno un paio di mesi. Serve esperienza, servono campioni per far salire di livello la sua Inter. Gente alla Miranda, tanto per intenderci, ovvero elementi di spessore ma prendibili a certe cifre perché non rientranti più nei piani dei loro club. Tra questi vi sono senza dubbio Pablo Zabaleta e Yaya Touré, che Mancini ha già allenato al Manchester City e che dai ‘Citizens’ se andranno sicuramente al termine di questa stagione.
BLITZ AUSILIO – Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ il ds nerazzurro è partito alla volta di Madrid, dove stasera andrà in scena – al ‘Santiago Bernabeu’ – il match di ritorno della semifinale di Champions League tra il Real di Zidane e il City di Pellegrini. All’andata finì 0-0. Ma il viaggio di Ausilio ha uno scopo ben più importante di quello di guardare una grande partita di Champions: approfondire con la dirigenza inglese il discorso per Zabaleta e Touré, cioè capire se i due possano essere liberati a zero o quasi dato che non rientrano nei piani – soprattutto il secondo – del futuro tecnico Guardiola. Infatti per entrambi l’Inter non ha intenzione di svenarsi, almeno per quanto riguarda il cartellino.
OSTACOLI E DUBBI – Il vero ostacolo all’arrivo a Milano del laterale argentino e del centrocampista ivoriano – entrambi in scadenza nel 2017 – è sicuramente l’ingaggio: Zabaleta guadagna sui 5 milioni netti, Touré circa 10. Tanto, tantissimo per il club di Thohir, che ai due può arrivare a offrire al massimo la metà per i prossimi due-tre anni. Zabaleta e Touré acetterebbero di ridursi così drasticamente i loro emolumenti? C’è da dire che l’Inter, a differenza di Mancini, non sembra così convinta di prenderli, sia perché non sono più giovanissimi (31 l’argentino, 33 l’ivoriano), sia perché quest’anno hanno palesato guai fisici, specie Zabaleta che per un grave problema muscolare ha saltato metà stagione. L’esperienza, negativa, avuta con Vidic è rimasta impressa nella mente di Thohir che, quindi, non impazzisce all’idea di acquistare due giocatori assai costosi e, soprattutto, a forte rischio infortuni.
R.A.
