ANALISI MERCATO INTER / MILANO – Va bene che nessuno è incedibile, ma ora la stampa italiana, quella sportiva, sta davvero esagerando. Per essa nella prossima sessione di mercato l’Inter, in una situazione economico-finanziaria assai negativa (i debiti sono aumentati) che non permetterà un mercato all’altezza per superare o quantomeno avvicinarsi alla concorrenza, cederà mezza squadra. Invece non è così: prima di comprare, Ausilio – il ds senza budget – dovrà ovviamente vendere. Ma uno, o al massimo due big, senza contare le cessioni di giocatori ‘minori’. I grandi favoriti, per non dire sicuri alla partenza sono Murillo e Brozovic. L’obiettivo è racimolare una cinquantina di milioni di euro: il colombiano è nel mirino di Zenit e Leicester, ma lui vorrebbe andar via da Milano solo per un club importante (il sostituto sarà Bruma), che magari potrebbe farsi sotto dopo e se disputerà una buona Copa America. Il croato piace soprattutto all’Arsenal, in Italia alla Roma però è da escludere che venga venduto ai giallorossi o comunque a una società italiana possibile concorrente almeno per il piazzamento Champions. Gli altri cosiddetti big, vale a dire Handanovic (che in concreto non ha mercato da 12-15 milioni), Miranda, Perisic e Icardi rimarranno. Sul brasiliano e l’ala ex Wolfsburg c’è il ‘veto’ di Mancini, per il bomber non è assolutamente nell’aria l’offerta irrinunciabile (45-50 milioni) che farebbe vacillare i nerazzurri. Del resto l’argentino non è ancora un nome affermato a livello europeo, i top club hanno bisogno e puntano (di solito) su certezze. Specie a certe cifre.
In conclusione, restando in tema mercato con sguardo al futuro: la dichiarazione di Zanetti, “il campione non potrà arrivare“, non (ci) ha sorpreso ma (ci) ha ulteriormente depresso. Come si può pensare di rafforzare questa squadra senza due-tre grandi giocatori, ovvero campioni? Per giunta vendendo anche uno-due dei migliori? Per questo è quasi impossibile essere ottimisti pensando a quello che verrà. Inoltre, continuiamo a credere che Mancini non c’entri nulla con questa Inter, con questo progetto ‘plusvalenze’, senza soldi e con una proprietà in cerca di una via di fuga.
Raffaele Amato