CALCIOMERCATO INTER REGISTA MANCINI / MILANO – Qualità e intelligenza alla manovra. Per la sua Inter Roberto Mancini vorrebbe un grande regista, ruolo che ha ‘utilizzato’ solo all’inizio della sua carriera da allenatore. A metà della sua prima avventura in nerazzurro e poi in Premier League sulla panchina del Manchester City, il tecnico jesino si è sempre affidato a centrocampisti sì di temperamento ma soprattutto muscolari, fisici e più abili a interdire che a costruire. Specie di ‘ibridi’ alla Dacourt, alla Cambiasso, sicuramente non playmaker puri. Puro playmaker è, invece, Lucas Biglia che già qualche anno fa – l’ex direttore tecnico Marco Branca era e di certo è ancora un suo estimatore – fu vicino alla Milano nerazzurra, quando ancora indossava la maglia dell’Anderlecht. L’argentino, però, non piace solo a Mancini: la concorrenza è tanta e poi non è detto che la Lazio decida di venderlo. Per ora Lotito ha fatto solo sapere di non essere disposto a privarsene a meno di un’offerta da 30 milioni di euro. Cifra inarrivabile per il club di Thohir, considerato che il patron biancoceleste non accetta contropartite tecniche.
E quindi l’Inter, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, è destinata a buttarsi a capofitto su un altro nome gradito al ‘Mancio’: vale a dire Lassana Diarra, un anno più grande di Biglia (31 a confronto dei 30 dell’albiceleste) e forse prendibile a costo zero. Nel suo contratto col Marsiglia (scadenza 2019), dove si è rilanciato alla grande riconquistando un posto nella Nazionale francese, ci sarebbe una clausola che gli permetterebbe di liberarsi a titolo gratuito di fronte a una proposta da un club non transalpino. Il problema è che lo vogliono in molti: dal Paris Saint Germain – che però dovrebbe pagare il cartellino – al Tottenham, due squadre che faranno la Champions. Ingrediente che gusta a Diarra e che non troverebbe a Milano. Allora, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, l’Inter potrebbe seguire una terza strada, completamente ‘verde’: virare sull’uruguagio Bentancur, classe ’97 in forza al Boca Juniors, oppure – ma questa ipotesi fa quantomeno sorridere – puntare su un prodotto del proprio vivaio, l’italo-brasiliano Bessa che al Como, retrocesso in Lega Pro, quest’anno ha messo in mostra tutto il suo notevole repertorio tecnico.
R.A.