INTER HANDANOVIC OBIETTIVI MERCATO / PORTLAND (Stati Uniti) – “Le prime quattro stagioni non sono andate come pensavo e non sono soddisfatto. Ero in una grande squadra come l’Inter, pensavo di vincere e non ci sono riuscito. E’ dipeso da una serie di fattori: due cambi di proprietà, molti giocatori arrivati o partiti, una generazione di campioni che ha smesso, allenatori sostituiti… Io non credo ai miracoli della notte: servono anni per costruire fondamenta vincenti. E’ importante avere la mentalità giusta e lavorare duro”. Riflessione amara e obiettiva di Samir Handanovic, che ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ non dà certezze sulla sua permanenza all’Inter: “Se difenderò la porta nerazzurra nella stagione 2016/2017? Penso di sì, ma sapete come funziona il calciomercato. Non mi piace far promesse“.
Il portiere sloveno ha un chiodo fisso, la Champions League: “Pensavo di giocarla con questo club, ma resta un mio obiettivo. Europa League? Anche con la lista ridotta a 21 calciatori, partiremo per vincere. A metà dello scorso anno non abbiamo capito dove eravamo e cosa avevamo fatto. In due mesi abbiamo buttato via tutto. Abbiamo sbagliato partite che non dovevamo sbagliare. Ma per rendimento, è stata la mia miglior stagione”. Chiosa su Scudetto, Mancini e cambio di proprietà: “La Juventus è più forte rispetto a dodici mesi fa. Noi dovremo puntare sempre al massimo, ma bisogna vedere come finirà il mercato. Banega, Erkin e Ansaldi sono bravi, ma i giocatori si valutano all’interno di una squadra. Diamo loro tempo. Comunque non firmo per il terzo posto, nel calcio non si sa mai. Il mister è sereno, come sempre. Il passaggio della maggioranza a Suning l’ho vissuto normalmente. I calciatori devono pensare ad allenarsi e giocare, non a chi sta sopra di loro. Il mondo è diventato globale e il calcio si sta adeguando”.
R.A.