Inter, dimenticare la ‘fatal Verona’ e ripartire dai 3 punti col Palermo

Chievo-Inter 0-2 (Getty Images)
Chievo-Inter 0-2 (Getty Images)

Inizia con una sconfitta la stagione della nuova Inter targata Frank de Boer. Nella trasferta del Bentegodi contro il Chievo Verona la squadra gioca male contro un 11 ben organizzato e pratico e cade sotto i colpi da fuoriclasse del trequartista sloveno Birsa. Ma quali sono le ragioni di questo passo falso? E da dove ripartire per ottenere i primi 3 punti nella prossima partita casalinga contro il Palermo? Predicano calma ed ottimismo dalle parti di Appiano Gentile, convinti della scelta fatta affidando la squadra al tecnico olandese. Fiducia ribadita dalla dirigenza con in testa il d.s. Ausilio ed il vice presidente Zanetti che si sono presentati alla Pinetina per fare quadrato intorno al team e per preparare l’esordio casalingo contro il Palermo.

É stata troppo brutta l’Inter vista in campo a Verona: nonostante un precampionato con molte sconfitte, il cambio di allenatore e la scelta di un tecnico straniero presentato a dieci giorni dall’inizio del campionato, è lecito aspettarsi molto di più. Lo stesso Frank de Boer, tuttavia, non è esente da alibi: non hanno convinto la scelta di puntare sulla difesa a 3 dopo un precampionato ed una gestione passata basata sullo schieramento a 4 e la decisione di preferire Eder a Perisic, uno dei migliori giocatori a disposizione e forse l’unico, insieme a Candreva ed Icardi, a parlare la stessa lingua calcistica di uno spaesato Ever Banega, acquistato per essere il faro della squadra. Scelte che, lo stesso allenatore in cerca di punti fermi, ha spiegato a fine gara: “ho scelto questo modulo e questi giocatori perchè Eder e Candreva hanno giocato così in nazionale e so cosa potevano darmi”.

Sull’Inter pesa, in primo luogo, una condizione fisica approssimativa. Concetto ribadito con forza dal tecnico e dal portiere Handanovic che ha sottolineato come la tournèe estiva negli Stati Uniti non ha avuto una buona organizzazione ed ha sacrificato le conoscenze collettive ed i periodi da dedicare all’allenamento.

Da dove ripartire quindi per trovare la prima vittoria contro il Palermo davanti al pubblico amico? Innanzitutto dalla fiducia di società e dirigenza nelle idee dell’allenatore, scelto proprio per la capacità di dare un’identità di gioco alle sue squadre, dagli ultimi colpi di mercato e dalla provvidenziale settimana di allenamenti che porteranno i nerazzurri alla sfida contro i rosanero, tempo fondamentale per affinare gli schemi di gioco e le conoscenze tra i giocatori. Una fiducia confermata anche dai principali bookmakers come BetStars che credono nel riscatto immediato dell’Inter, quotando la vittoria ad 1.36, il pareggio a 4.70 e la vittoria del Palermo a 9.50. In una seconda giornata di campionato che prevede scontri interessanti come quelli tra Lazio e Juve e Napoli e Milan, scontri per i quali lo stesso bookmaker prevede un relativo equilibrio, per cui la seconda giornata potrebbe vedere già l’Inter risalire. La squadra si presenta insomma pronta al riscatto, soprattutto se riuscirà ad intervenire su 4 aspetti fondamentali.

Inter, Frank de Boer ©inter.it
Inter, Frank de Boer ©inter.it

Innanzitutto servono degli interventi a livello mentale ed un richiamo importante a livello fisico: i nerazzurri sono apparsi svuotati di energie ben prima della metà del secondo tempo di Verona. Va poi identificato un sistema di gioco stabile e adatto ai calciatori a disposizione di De Boer, con il 4-3-3 ed il 4-2-3-1 come indiziati principali. In un momento in cui, come è ovvio, mancano certezze tattiche e schemi di gioco è imprescindibile puntare sui fuoriclasse presenti in rosa, Perisic ed Icardi su tutti.

Ultimo capitolo, infine, per il mercato che dovrebbe portare un mediano, un centrocampista di gamba ed un difensore mancino. Una volta ceduto il terzino turco Erkin, appena acquistato ma che  non convince il tecnico, il lavoro della dirigenza si focalizzerà sulla ricerca dell’uomo da piazzare in mezzo al campo: inseguito da tempo è il portoghese Joao Mario, fresco campione d’Europa con il Portogallo. La trattativa però pare in stallo con lo Sporting Lisbona, squadra proprietaria del cartellino, che non sembra abbia voglia di privarsi del talentuoso giocatore. Prima alternativa è  Moussa Sissoko, mediano del retrocesso Newcastle: si tratta di una pista molto costosa, dal momento che gli inglesi non sembrano voler accettare offerte inferiori ai 40 milioni di euro con i nerazzurri ancora fermi a 30-32.

Per il difensore mancino, infine, in caso di partenza di Erkin (rifiutato dal Fenerbahçe che l’anno scorso non gli aveva rinnovato il contratto) occhio a Mimmo Criscito, terzino italiano dello Zenit San Pietroburgo che tornerebbe volentieri in Italia ed è seguito anche da Napoli e Fiorentina.

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