Inter-Palermo, de Boer: “Voglio il 4-3-3, miglioreremo. Chiedo ai tifosi…”

De Boer ©Getty Images
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INTER-PALERMO DE BOER CONFERENZA / APPIANO GENTILE – de Boer cerca riscatto. Alla vigilia di Inter-Palermo, il tecnico olandese, che ha bisogno di una vittoria per rilanciare la sua squadra dopo una brutta prestazione contro il Chievo, siederà tra pochi minuti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile per la consueta conferenza stampa pre-match. Diretta testuale su Interlive.it.

Gabigol e Joao Mario? È chiaro, ci piacciono giocatori importanti ma il loro arrivo non è ancora sicuro al 100% perciò preferisco non parlarne. I grandi giocatori però sono sempre i benvenuti. Errori contro il Chievo? Non abbiamo giocato al meglio, io ripeto sempre che la condizione fisica è stata importante, nel secondo tempo abbiamo sofferto parecchio. In questa settimana ci siamo allenati bene e speriamo che i passi avanti si vedano già da domani. Se ho valutato la rosa? Ci vuole tempo, non è così facile, devo rispettare una nuova cultura legata sia all’Inter, sia all’Italia. Ci stiamo conoscendo, spero che i miglioramenti siano continui, i giocatori devono capire la mia filosofia e io le loro potenzialità”.

Scudetto? È importante dimostrare i nostri miglioramenti, i giocatori devono mostrare voglia e orgoglio di essere qui. Già domani l’Inter sarà diversa, chiaramente l’obiettivo principale sarà la Champions League e sono convinto che possiamo puntare a quest’obiettivo già a partire da questa stagione. Il punto è che, per la mia filosofia di gioco, serve una preparazione fisica importante. Banega, Joao Mario e Gabigol? Non voglio parlare della formazione di domani. Tutti e tre sono giocatori che possono svolgere più ruoli, ma noi non dobbiamo pensare ai giocatori che possono arrivare. Dobbiamo pensare alla partita di domani”.

Esordio a San Siro? La prima partita è sempre importante, voglio vedere giocatori orgogliosi di vestire la nostra maglia. I tifosi sono importantissimi e dobbiamo essere dalla stessa parte (“tutti insieme” lo dice in italiano, ndr), gli errori capiteranno ma ho bisogno anche del loro appoggio. Abbiamo una squadra esperta, fatta di giocatori che hanno giocato in squadre importanti e penso che abbiano già provato i diversi moduli, difesa a tre e via dicendo. Io penso che la differenza l’abbiano fatta i dettagli, dobbiamo raggiungere degli automatismi, trovare un sistema con delle certezze. Il nostro modulo di riferimento sarà il 4-3-3 ma un allenatore deve capire se c’è la necessità di cambiare”.

Diffidenza nei miei confronti? Non so se il fatto che nessuno mi conosce può essere uno stimolo. Quello che posso dire è che io sono venuto davvero qui per vincere, ho lasciato l’Ajax e sono convinto della mia scelta. Il fatto che sia la mia prima esperienza all’estero, e che la situazione sia così complicata, non può che spingermi a lavorare ancora più duramente. Cosa ho imparato dell’Italia? C’è una maniera diversa di preparare le partite, ci sono delle abitudini diverse e quello che sto cercando è un punto d’incontro tra le mie capacità e la vostra filosofia. Delle cose che mi hanno sorpreso ci sono, anche in maniera positiva, sto imparando cose nuove ogni giorno e parlo tanto con lo staff e i miei giocatori”.

“I miglioramenti ci saranno, tanti giocatori non hanno ancora una partita intera nelle gambe, sto facendo attenzione con ognuno di loro. Ci sono dei programmi specifici per ognuno di loro, devono seguirli anche quando non sono in allenamento, ed è importante che lo facciano perché le loro situazioni sono tutte diverse a seconda di quando hanno cominciato la preparazione. Europa League? È un girone con delle squadre valide, il Southampton è migliorato e l’anno scorso è arrivato sesto, perciò non vanno sottovalutati, soprattutto se pensi alle squadre che ci sono sopra di loro. Lo Sparta Praga gioca in Champions quasi tutti gli anni, è difficile da battere, ha esperienza. L’Hapoel ha battuto l’Olympiakos, è un’impresa che merita rispetto”.

Se è la migliore Inter del post-Triplete? Negli ultimi anni la situazione non è stata facile, spero di poter risolvere la situazione perché ho una buonissima squadra e il mercato potrebbe migliorarla ulteriormente. La situazione di Nagatomo? La prima impressione è che non sia un infortunio pesante, però purtroppo domani non sarà disponibile. Il mio incontro con Zhang? È stato bello incontrarlo, ci ha dato il suo supporto, come anche Thohir. È un messaggio importante quello che ci danno, hanno incontrato anche i calciatori, dobbiamo andare avanti tutti insieme. Hanno ribadito che sono a nostra disposizione per qualsiasi aiuto. Medel? Mi ha dato la sua disponibilità a giocare anche da difensore, e questo è molto importante per me, mi dà una soluzione in più”.

Infine, per de Boer anche una considerazione sul terremoto che ha sconvolto il centro Italia in questi giorni: “Il calcio è importante ma ci sono delle cose che vanno oltre. È una cosa molto triste, mi sento molto vicino soprattutto a chi ha perso i propri familiari, spero che cose di questo genere non succedano più”.

Alessandro Caltabiano

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