PESCARA-INTER PAGELLE / MILANO – L’Inter di de Boer trova la prima vittoria stagionale sconfiggendo al fotofinish il Pescara. Allo stadio ‘Adriatico’ i nerazzurri collezionano occasioni su occasioni sprecando molto (22 tiri in porta) e subiscono l’1-0 di Bahebeck. Nel finale, l’assalto propiziato dai cambi dell’olandese porta in dote la doppietta decisiva del solito Icardi.
INTER
Handanovic 7,5 Aiutato da Santa Traversa sulla conclusione a botta sicura di Verre, è straordinario nella parata su Memushaj in avvio di ripresa. Su Bahebeck non può niente, evita il 2-0 ancora su Verre e sull’1-1 risponde a Bahebeck smanacciando in angolo un pallone insidioso.
D’Ambrosio 4 Come al solito la buona volontà non manca, ma a volte sembra la sua unica qualità. Spesso arriva in ritardo, i passaggi e i cross invece li sbaglia tutti con una facilità e una testardaggine disarmante, concedendo anche ripartenze pericolose. Per lui soltanto un grande acuto, un’azione personale a testa bassa in cui arriva a calciare dal limite dell’area, ma non basta. E poco dopo rovina tutto dimenticandosi Bahebeck con un’amnesia da campetto di provincia. Inconcepibile subire un gol del genere nel momento migliore della squadra. Basta!
Miranda 6 Provvidenziale al 32′, quando sembra materializzarsi dal nulla per murare la conclusione a botta sicura di Benali. Non ha colpe sul gol di Bahebeck, districa qualche pericolo con la solita flemma.
Murillo 6 Ubriacato da Caprari sul finire del primo tempo, è l’unica vera sbavatura nella prima ora di gioco. Sull’1-0 non ha responsabilità, ma sulle successive ripartenze si aprono praterie su cui anche Bahebeck lo mette in difficoltà. Comunque il colombiano risponde colpo su colpo, soffrendo più per la mancanza di copertura che per demeriti personali.
Santon 4 Cercato spesso dai compagni, non azzarda mai un dribbling e si limita a passare la palla all’indietro. Pessimo in occasione dell’1-0, quando Zampano è libero di prendersi pure caffè e pasticcini prima del cross decisivo per Bahebeck.
Joao Mario 6,5 Buon esordio per il portoghese. L’ex Sporting gioca facile, riesce sempre a farsi trovare e non sbaglia niente. Impresa notevole, se si pensa che praticamente non si è mai allenato con la squadra. Dopo l’1-0 non perde la testa, resta concentrato e con l’uscita di Medel dimostra appieno la sua duttilità piazzandosi sulla mediana a far legna, recuperando anche il pallone su cui nasce l’1-2 di Icardi.
Medel 6,5 Il brutto anatroccolo del centrocampo nerazzurro: sarà pure sgraziato e irruento, ma come sempre risulta il più concreto ed efficiente lì in mediana, un autentico leone capace di lottare a tutto campo concedendo poco o niente.
> dal 75′ Palacio sv Nella fiera dello spreco inaugurata dai nerazzurri, anche lui ha il tempo di gettare all’ortiche un’occasione clamorosa calciando malissimo un rigore in movimento. La sua presenza però è importante perché libera Icardi dalla pesante marcatura dei difensori abruzzesi.
Candreva 6 Preciso nei cross, meno nelle conclusioni verso la porta. Sciupa troppe occasioni anche sullo 0-0.
> dal 75′ Eder sv
Banega 6,5 Sa sempre dove e quando dare il pallone, ma spesso i suoi compagni non capiscono le sue intenzioni vanificandone gli sforzi. Due grandi occasioni anche per lui, ma entrambe le volte calcia troppo su Bizzarri. Però mostra di poter essere il faro di questa Inter, come dimostra anche l’assist col contagiri per Icardi.
Perisic 5 In avvio mette una gran palla soltanto spizzata da Icardi, ma è l’unico acuto di un primo tempo deludente per uno con le sue qualità. Nella ripresa il trend non migliora. Se intende davvero diventare il leader di questa squadra, come sostenuto in una recente intervista, dovrà impegnarsi di più.
> dal 75′ Jovetic sv
Icardi 7,5 Sciupa due occasioni nitide a metà partita, ma nel finale è provvidenziale risolvendo la gara con una doppietta al fulmicotone. Critiche o non critiche, per ricordare un ex attaccante nerazzurro come Maurizio Ganz, el segna semper lü.
de Boer 6,5 Come già successo col Palermo, i nerazzurri collezionano tante occasioni ma le sprecano tutte, e il Pescara alla fine passa. L’olandese non si arrende e nel finale schiera un’Inter a trazione anteriore con Eder, Palacio, Jovetic, Banega e Icardi in campo tutti insieme. Proprio il capitano argentino, alla fine, trova la doppietta che stende gli abruzzesi. Adesso de Boer verrà criticato per la tempestività con cui ha operato le sostituzioni (tre cambi tutti insieme), ma si sa come funziona. Mancini, del resto, era criticato proprio per il motivo contrario, perchè le faceva troppo lentamente. Al di là delle occasioni sprecate (22 tiri in porta, dato oggettivo) l’attacco inizia a mostrare segnali confortanti e anche la prova di Joao Mario lascia ben sperare. Il problema è la difesa, che nonostante Miranda e Murillo sembra aver perso concretezza anche per l’apporto insufficiente di due terzini non all’altezza (l’1-0 è una frittata Santon-D’Ambrosio).
PESCARA
Bizzarri 7 Trafitto incolpevolmente da Icardi.
Zampano 6,5 Per lui assist sull’1-0 di Bahebeck.
Campagnaro 6 Si destreggia con esperienza.
Gyomber 6 Un po’ nervoso, concede qualcosa.
Biraghi 6,5 Crossa meglio dei terzini nerazzurri messi insieme.
Cristante 6 Buona prova in mediana.
Memushaj 6 Handanovic gli nega il gol.
Brugman 6 In crescita nella ripresa, soprattutto dopo il gol.
Verre 6,5 Positivo e sfortunato in occasione della traversa.
Benali 6 Volenteroso, potrà fare anche meglio.
Caprari 7 Sul dribbling a Murillo ricorda vagamente Adriano.
Oddo 6 Sulle prime il Pescara appare in bambola soprattutto in fase di non possesso. Gli abruzzesi si rintanano all’indietro e si svegliano soltanto a metà primo tempo, imbastendo qualche azione in contropiede. L’Inter sciupa, i biancoazzurri invece segnano, e soltanto l’assalto nerazzurro nel finale piega la strenua resistenza degli uomini di Oddo. La sconfitta comunque è immeritata, per le occasioni avute da entrambe le parti il pari sarebbe stato il risultato più corretto.
Arbitro Damato e assistenti 6 Netto il giallo a Gyomber, desta invece più di una perplessità quello rifilato al debuttante Joao Mario. Manca invece un’ammonizione clamorosa a Memushaj per fallo in ritardo su Candreva. Per il resto non c’è molto da segnalare, sufficienza risicata.
Alessandro Caltabiano