INTER-HAPOEL BE’ER SHEVA / MILANO – Spettacolo agghiacciante a ‘San Siro’: come nei peggiori incubi calcistici, l’Inter rimedia una sconfitta netta contro l’Hapoel Be’er Sheva. Eder colpisce un palo, poi la formazione israeliana prende il controllo e trova addirittura due gol (Vitor e Buzaglo). Nel finale, la traversa salva i nerazzurri dal 3-0 su un bel tiro di Bitton.
INTER
Handanovic 6 È inutile, anche contro l’Hapoel Be’er Sheva la sua difesa lo costringe a incassare reti che non si vedrebbero neppure in un derby di periferia tra Scapoli e Ammogliati. Lui compie qualche intervento decisivo, poi ci mette del suo sulla punizione di Buzaglo (Buzaglo!), guardando la palla piovere in porta con una nonchalance da brividi. Ma non ci poteva provare?
D’Ambrosio 2 Il suo errore marchiano a Pescara è costato il gol del ‘carneade’ Bahebeck. Oggi però riesce a fare di meglio, aggiungendo alla sua personale collezione di papere anche il portoghese Vitor. Figuraccia anche al confronto di Nwakaeme, uno spettacolo che andrebbe vietato ai minori. Ora, prima di tutto bisogna recuperare Ansaldi, e poi aspettare con impazienza gennaio. Sperando che sia la volta buona.
Ranocchia 2 Anche lui sembra mettercela tutta per far segnare l’Hapoel, e sfortunatamente ci riesce. Il sospetto c’era, adesso è ufficiale: non riesce a essere affidabile neppure in questo tipo di partite. Per anni si è ironizzato sul possibile bacio che dovrebbe renderlo Principe, ma forse a questo punto ci vorrebbe un pellegrinaggio a Medjugorie.
Murillo 4 Prova a fare il leader (non che ci voglia molto, per esserlo in un reparto simile), ma anche lui si fa saltare con troppa facilità da Maranhao. Il vantaggio israeliano nasce da una punizione ingenua su cui rimedia anche un cartellino giallo, e nel finale si fa saltare nettamente da Bitton che poi colpisce la traversa. Sullo 0-1 era fuori per un momentaneo infortunio.
Nagatomo 5 Meglio di D’Ambrosio, riesce a dare almeno un po’ di supporto alla fase offensiva. I palloni persi ingenuamente davanti però lo costringono a recuperi lampo. Dove fosse in occasione del vantaggio israeliano, con Maranhao tutto solo e libero di servire l’assist a Vitor, resta ancora un mistero.
Medel 6 Sufficienza sulla fiducia, ma anche per lui non sarà certamente una gara da ricordare in positivo. Lotta come un leone, almeno fino allo 0-1, ma non lo fa con la solita lucidità.
Felipe Melo 4,5 Se questa doveva essere la sua occasione per mettersi in mostra, stiamo freschi. Già un centrocampista dalle sue caratteristiche era di dubbia utilità in una gara da vincere con la qualità, in più il brasiliano ci mette del suo arrivando in ritardo su tutti i palloni. E dire che di questi tempi, un anno fa, lo avevamo battezzato ‘Comandante’…
> dal 74’ Icardi sv
Brozovic 5,5 Okay, in un centrocampo con Melo e Medel anche Beckham soffrirebbe di solitudine. Il croato però non fa nulla per mostrare la sua superiorità tecnica e vivacchia, correndo a vuoto e non azzeccando mai il dribbling. Per lui solo un acuto, un tiro a botta sicura su cui però si immola il difensore di turno. Forse ha la testa da un’altra parte.
> dal 46′ Banega 6 Entra e innesca subito un bel tiro di Eder. Poi arriva il gol di Vitor e i nerazzurri perdono la testa, rovinandogli i piani.
Biabiany 4,5 Al cospetto dei modesti israeliani dovrebbe sembrare più o meno come Ronaldo, invece non azzecca un dribbling e si mette in mostra soltanto per una diagonale intelligente in fase difensiva.
> dal 58′ Candreva 6 Entra con buona volontà e prova a mettere in mezzo qualche cross, ma oggi l’Inter non segnerebbe manco se la palla fosse guidata in porta dal dio Apollo. Nel finale esalta i riflessi di Goresh con un bel calcio di punizione dal limite.
Palacio 5 Sciupa subito un contropiede ghiotto optando per un cambio di gioco incomprensibile (con Biabiany, solo davanti al portiere, ignorato), poi sparisce. Non che non ci metta l’impegno, ma correre a vuoto per 90′ non figura esattamente tra i meriti di un calciatore. A questo si aggiungono i tanti, troppi passaggi sbagliati.
Eder 6 Alla prima occasione buona colpisce un palo a portiere battuto. Sfortuna, va bene. Ma una palla così, a certi livelli e in una gara del genere, va messa dentro senza se e senza ma. Nella ripresa ci riprova dalla distanza sfiorando la porta e in generale resta uno dei più propositivi anche nel finale.
de Boer 5 Guardando le oscenità prodotte dalla sua (in)difesa, forse gli sarà venuta voglia di levarsi giacca e cravatta e scendere in campo al posto dei giocatori. E forse avrebbe fatto di meglio, anche a 46 anni suonati. Il primo gol segnato dall’Hapoel è qualcosa di inconcepibile per una squadra di Serie A, ma la cosa ancora più inconcepibile è la normalità, la sfrontatezza quasi, con cui si subisce gol da una squadra che forse farebbe fatica a vincere pure contro il Pescara. Oggi però, al di là della malriposta fiducia in alcuni elementi della sua rosa, c’è anche da considerare che inserendo undici riserve si rischia di generare un senso di rilassatezza nella squadra. Rilassatezza che, a volte, porta a queste figuracce. La qualificazione non è compromessa, ma adesso bisognerà pedalare.
HAPOEL BE’ER SHEVA
Goresh 6 Sullo 0-0 viene salvato dal palo.
Bitton 6,5 Fa su e giù per la fascia, prende anche la traversa.
Vitor 7 Segna il gol del vantaggio.
Tzedek 6 Prestazione sufficiente.
Taha 6 Qualche fallo di troppo, serata positiva.
Korhut 6 Buon apporto in entrambe le fasi.
Hoban 6,5 A centrocampo le prende tutte lui.
Ogu 6,5 Con i suoi recuperi avvia le ripartenze israeliane.
Nwakaeme 6 Solo Handanovic gli nega il gol.
Buzaglo 7 Punizione magistrale che lascia immobile il portiere sloveno.
Maranhao 6,5 Autentica spina nel fianco, ma non riesce a trovare il gol.
Bakhar 7 Quando lo aveva preannunciato in conferenza stampa (“Andiamo a ‘San Siro’ per vincere), probabilmente in molti avranno riso delle sue parole. La vittoria dell’Hapoel però è assolutamente meritata e arriva al termine di una gara onesta, che gli israeliani – a differenza dell’Inter – hanno approcciato con la giusta serietà e con convinzione nei propri mezzi. La dimostrazione di quanto può diventare spiacevole sottovalutare un avversario.
Arbitro Kehlet e assistenti 5,5 Qualche errore di poco conto (ammonizione generosa a Bitton, trattenuta su Palacio ignorata), poi pasticcia in occasione del gol del vantaggio dell’Hapoel, quando non rileva il probabile fallo in attacco da parte degli israeliani. In generale lascia correre un po’ troppo.
Alessandro Caltabiano
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